Inquinamento

Dati del monitoraggio dell'aria a Cassina Nuova preoccupanti

La Civica AmbientaLista insorge: "Speriamo che nessuno si azzardi più a minimizzare il disagio".

Dati del monitoraggio dell'aria a Cassina Nuova preoccupanti
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Dati del monitoraggio dell'aria a Cassina Nuova preoccupanti. La Civica AmbientaLista insorge: "Speriamo che nessuno si azzardi più a minimizzare il disagio".

Pubblicati i dati sul monitoraggio dell'aria

L’odore di plastica è sempre più pungente e finalmente i cittadini hanno dati a portata di mano che testimoniano concretamente il loro disagio. Dopo varie peripezie, infatti, la Civica AmbientaLista è riuscita ad ottenere i risultati delle centraline per il monitoraggio ambientale installate un anno fa in città.
"In ogni caso anche con dati non particolareggiati, che poco o nulla ci dicono circa l’origine della puzza di plastica, abbiamo la conferma della pessima qualità dell’aria rilevata nella frazione. In tutte e cinque le centraline sono state infatti rilevate concentrazioni medie di Pm10 (causate, ad esempio, dal traffico veicolare e dal riscaldamento da biomassa nonché le attività agricole, che producono significative emissioni di ammoniaca) di oltre 60 μg/m3 con punte che hanno raggiunto il valore massimo di 300 - ha spiegato la Civica - Particolarmente alti sono poi i valori della frazione più fine (Pm 2,5), quella più pericolosa per la salute perché può arrivare nella parte più profonda dei polmoni, causando uno stato di infiammazione cronica che può favorire l’insorgenza di diverse patologie".

Valori troppo elevati

Proprio dalla relazione del Centro nazionale ricerche che è stato incaricato dal Comune, si legge: "In linea con gli andamenti tipici del periodo e tipici della Pianura Padana, i livelli di Pm 2.5 e Pm10 presentano valori decisamente elevati". Presi sotto esame, anche le concentrazioni di monossido di carbonio e di biossido di zolfo ed è emerso che hanno valori irrilevanti. Le concentrazioni di biossido di azoto, invece, si attestano su livelli significativi, ma in ogni caso al di sotto dei valori limite. I livelli di ozono risultano piuttosto contenuti, in linea con i valori tipici del periodo mentre le concentrazioni di acido solfidrico presentano andamenti che nei valori massimi sembrano essere influenzati da due direzioni di provenienza prevalenti: nord e sud-ovest.

"Nessuno si azzardi a minimizzare"

"Speriamo che a fronte di così tante evidenze scientifiche, e alla luce di dati così preoccupanti, nessuno si azzardi più a minimizzare il disagio e il grave rischio per la salute cui siamo esposti. Questa volta sarebbe davvero da irresponsabili - ha specificato Sara D’Andria - Tra l’altro, proprio l’altra sera, verso mezzanotte non si poteva stare con le finestre aperte. L’aria era irrespirabile. Questo è un vero disagio per i cittadini, è ora di capirlo".

 

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