Garbagnate

Coronavirus, nasce il reparto per isolare i malati "lievi"

A Garbagnate il reparto per chi deve stare ” isolato” e non può farlo a casa.

Coronavirus, nasce il reparto per isolare i malati "lievi"
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A Garbagnate nasce l'area di Degenza di sorveglianza del paziende COVID 19, 56 posti letto presso l'ospedale.

Coronavirus, novità a Garbagnate

Come spiega in un nota l'Asst Rhodense, la pandemia da Covid 19 può manifestarsi anche con quadri sintomatologici respiratori di lieve entità, in pazienti autosufficienti, con bassi bisogni clinico-assistenziali che comunque devono essere sottoposti a quarantena fiduciaria al domicilio. Non sempre però una quarantena domiciliare è in grado di garantire un corretto isolamento e monitoraggio del paziente, per difficoltà abitative (assenza di spazi adeguati) o per mancanza di un familiare in grado di rilevare i parametri.

Ecco nascere il progetto di presa in carico per la “Degenza di sorveglianza del paziente COVID 19” che garantisce una osservazione continuativa medico-infermieristica di base dei pazienti provenienti dal domicilio, segnalati dal medico di medicina generale o dalle unità di degenza, e prevede 56 posti letto presso l’ospedale di Garbagnate. A collaborare con l’Asst Rhodense c’è Medicasa (Società del gruppo Air Liquide) accreditato con regione Lombardia e specializzato nell’assistenza domiciliare integrata.

Le parole di Ramponi

“Il valore aggiunto di questo modello assistenziale – spiega Ida Ramponi, direttore generale dell'Asst - è dato dalla sorveglianza attiva dei pazienti, dalla rilevazione ripetuta nelle 24 ore dei parametri vitali da parte del personale medico ed infermieristico e dalla certezza di un isolamento efficace, condizione che non sempre è garantita al proprio domicilio”. “La realizzazione del progetto ha richiesto un grande lavoro dal punto di vista organizzativo, basti pensare al recupero di tutti i Dispositivi di Protezione Individuale per i nostri professionisti, l’organizzazione dei turni del personale e delle procedure operative indispensabili a garantire la massima sicurezza degli assistiti e dei nostri operatori” spiega Giulia Aprili, Area Manager di Medicasa Italia.

Il progetto assistenziale, coordinato dall’unità di Welfare Fragilità dell’ASST Rhodense diretta da Sandro Fumagalli, è affidato per la parte operativa a Paolo Chiapponi che ha il compito di interfacciarsi con Mdicasa, le Unità di degenza dell’azienda ospedaliera ed i Medici di Medicina Generale anche con meeting audio-video via internet, come è accaduto con la “Cooperativa Salute Groane” presieduta dal Mario Marone.

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