la sconvolgente ipotesi

Coronavirus, il contagio è partito da Arese?

Il sindaco chiede immediatamente spiegazioni al presidente Fontana e all'assessore Gallera.

Coronavirus, il contagio è partito da Arese?
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Coronavirus, prima del "paziente 1" di Codogno ci sarebbero stati dei malati in Lombardia, già il 15 gennaio, nei comuni di Arese e Cornegliano Laudense. A sostenere questa tesi la la task force di Regione Lombardia secondo un articolo pubblicato dal Corriere della Sera.

Coronavirus, il contagio prima di Codogno

L’articolo individua la Città di Arese come uno dei due Comuni dove il virus SARS-CoV-2 compare per la prima volta.  Secondo il Corriere: "Questi due Comuni sono i primi che appaiono nella mappa elaborata dalla task force di Regione Lombardia per ricostruire la diffusione del Covid-19. Già al 15 gennaio tra i loro abitanti c’erano i primi malati".  

Il sindaco scrive a Fontana

Dopo la pubblicazione dell’articolo, il sindaco Michela Palestra ha chiesto con urgenza chiarimenti al Presidente di Regione Lombardia e all’assessore al Welfare.

"Apprendo in data odierna da un articolo apparso sul Corriere della Sera che uno studio condotto da Regione Lombardia indica Arese come uno dei due Comuni da cui sarebbe partito il contagio da COVID 19. Non avendo avuto alcuna interlocuzione in merito, né formale, né informale, ed essendo quindi all’oscuro di un possibile coinvolgimento del Comune di Arese, sono a chiedere con urgenza: conferma della notizia riportata, che mi venga fornita tutta la documentazione sanitaria che ha portato
a tali conclusioni con la massima urgenza. Che il Comune di Arese venga immediatamente inserito nell'elenco dei Comuni che vedranno la cittadinanza sottoposta a indagine epidemiologica approfondita con test sierologici e tamponi".

"Perché non sono stata coinvolta?"

"Se dovesse trovare riscontro quanto riportato dal Corriere della Sera, sono a chiedere spiegazioni del mancato coinvolgimento e le motivazioni che hanno determinato la mancata comunicazione all'Ente che rappresento di un fatto sanitario di tale rilevanza, visto che il Sindaco rappresenta la massima autorità sanitaria locale. In virtù del ruolo assegnatomi per legge chiedo, con forza, di essere informata d’ora in avanti e coinvolta costantemente in qualsiasi indagine sanitaria svolta da Regione Lombardia, da ATS o da soggetti coinvolti dagli stessi, che riguardi il Comune di Arese".

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