Corbetta

Contrae il Covid da asintomatico, si negativizza e si ammala ancora

La storia dell'imprenditore Rossin, tornato dall'ospedale.

Contrae il Covid da asintomatico, si negativizza e si ammala ancora
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Contrae il Covid da asintomatico, si negativizza e, a distanza di un mese finisce in ospedale con una polmonite.
E' la storia di Paolo Rossin, noto imprenditore di Corbetta, che, dimesso dall'ospedale Niguarda dove è rimasto per cinque giorni, racconta la sua storia che ha dell'incredibile. «Per lavoro (la sua ditta, la Indutex, produce indumenti di protezione individuale) e formazione sono molto attento all'aspetto protettivo e ho da subito stabilito regole rigide in azienda e in famiglia. Giravo con le mascherine Ffp3, per intenderci. Ad ottobre, dopo un viaggio di lavoro in Tunisia, ho effettuato un tampone di controllo e sono risultato positivo. Mi sono isolato, ma stavo bene, praticamente asintomatico. Dopo poco pi di una settimana ero già negativo e, finita la quarantena prevista, ho ripreso la mia quotidianità, sempre con regole rigide, ma usando ad esempio la chirurgica invece di mascherine pi sofisticate. Alla fine della prima decade di novembre accusavo stanchezza, finché una domenica, misurata la febbre, ne avevo 38,5. Ho consultato ben due medici, entrambi dicevano che era impossibile che avessi di nuovo il virus».

Contrae il Covid da asintomatico, si negativizza e si ammala ancora

E invece, con un tampone rapido, la sentenza: positivo e di una certa intensità. Isolamento, terapia domiciliare e sintomi insistenti: «Ho passato giorni difficili, stavo male, la febbre non scendeva neanche con la tachiprina, a miglioramenti, seguivano crolli». Finché, su consiglio di un amico dottore, si è recato al Niguarda per accertamenti ed è stato ricoverato in un reparto non intensivo: «Sono stati giorni difficili, ho sentito e condiviso i dolori e le sofferenze di pazienti, visto gente che non respirava, oltre alla fatica degli operatori estenuati da turni ravvicinati e pesanti, bardati nelle tute. Io ho avuto la saturazione bassa, ma non si sono resi necessari interventi particolari: non a nessuno l'esperienza del ricovero».

"Mai abbassare la guardia"

Ora è a casa, in attesa che il tampone dica se è guarito; ogni giorno prova la saturazione e segue le indicazioni dei medici: «Non so cosa sia accaduto, se qualche tampone fosse un caso di falso, ma sembra che abbia avuto due volte il Covid. Il mio appello è a proteggere se stessi e gli altri, usando le mascherine dalla chirurgica in su. Mai abbassare la guardia».

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