Chiusure Dpcm

Confcommercio Legnano: "Bisogna evitare che le imprese perdano la speranza"

Il presidente Paolo Ferrè dice no alle chiusure, sì ai controlli e a sanzioni severe per chi non rispetta le regole.

Confcommercio Legnano: "Bisogna evitare che le imprese perdano la speranza"
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Confcommercio Legnano, per bocca del presidente Paolo Ferrè, chiede indennizzi adeguati e tempestivi per le categorie duramente colpite dal nuovo Dpcm.

Confcommercio Legnano, "Lo Stato ha chiesto sacrifici alle imprese e poi è stato il primo a farsi trovare impreparato"

"Bisogna evitare a tutti i costi che le imprese perdano la speranza, la prospettiva di continuare a svolgere la propria attività". Ne è convinto Ferrè, che fa proprio l’appello lanciato a livello nazionale dal presidente della Confcommercio Carlo Sangalli.
"Il nuovo Dpcm colpisce duramente categorie che nei mesi scorsi avevano fatto grandi sforzi, anche economici, per adeguarsi alla normativa anti Covid, e alle quali era stato detto che se tutti avessero rispettato determinate regole il rischio sarebbe stato molto contenuto e si sarebbe scongiurata una nuova chiusura - prosegue Ferrè - Invece eccoci qua, alle prese con provvedimenti dei quali in alcuni casi sfugge la logica e che nel complesso rappresentano un fallimento delle istituzioni: lo Stato ha chiesto sacrifici alle imprese e poi è stato il primo a farsi trovare impreparato. Penso alla scuola, ai trasporti. Come si dice, oltre il danno la beffa".

"Gli indennizzi devono arrivare sui conti correnti degli imprenditori in fretta, altrimenti riaprire sarà impossibile"

Martedì, la firma di Conte al Decreto Ristori. "È un primo passo nella direzione auspicata, ma sono misure assolutamente insufficienti a riparare il danno che è stato e che sarà recato alle imprese. E poi, dopo decine di provvedimenti che hanno faticato a diventare realmente operativi, il fattore tempo è essenziale. Per questo mercoledì siamo scesi in piazza, pacificamente, per chiedere al Governo di fare presto: le risorse promesse devono arrivare sui conti correnti degli imprenditori in fretta, altrimenti riaprire sarà impossibile".

"Diciamo no alle chiusure, sì ai controlli e a sanzioni severe per chi non rispetta tutti i protocolli"

A livello locale, "i nostri associati passano dalla rabbia alla rassegnazione" dice ancora Ferrè. "Oggi tocca ai negozi, agli albergatori, ma in prospettiva ci sarà un effetto domino che investirà tutte le categorie produttive. A mio avviso il messaggio del presidente del Consiglio non deve essere 'Chiudiamo i locali', ma 'Cerchiamo di fare andare avanti l’economia, rispettando tutti i protocolli'. Invece si chiude tutto perché non siamo in grado di fare rispettare le regole. Diciamo no alle chiusure, sì ai controlli e a sanzioni severe per chi sgarra".

 

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