Condannata capostazione per aver drogato il caffè del collega

L'ex capostazione di Castano Primo nel 2009 ha ripetutamente drogato il caffè del collega più giovane per vendetta.

Condannata capostazione per aver drogato il caffè del collega
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Confermata la condanna a due anni e sette mesi per l'ex capostazione di Castano Primo. La donna era già stata condannata nei primi due gradi di giudizio per avere versato nel caffè del collega dei medicinali.

Condannata capostazione

Confermata la condanna a due anni e sette mesi per l'ex capostazione di Castano Primo, da parte della Corte di Cassazione, per aver drogato il caffè del collega nel 2009. La donna era già stata condannata nei primi due gradi di giudizio per avere versato nel caffè del lavoratore dei medicinali. L'uomo aveva iniziato a manifestare sintomi di continua sonnolenza inspiegabili finché una terza persona segnalò all'uomo ciò che aveva visto e cioè la capostazione nell'atto di trafficare nell'armadietto dell'uomo. All'interno di questo infatti erano scomparse alcune compresse degli psicofarmaci che l'uomo assumeva in quel periodo dopo essere stato quattro mesi in malattia.

La denuncia

Da qui la denuncia alla Polizia ferroviaria che, disposte le analisi delle sostanze, ha notato che nella sostanza usata per dolcificare il caffè c'erano quantità di Risperdal (medicinale indicato per il trattamento della schizofrenia e dell’aggressività nei pazienti con demenza di Alzheimer). Mescolare questo principio attivo allo zucchero è stato definito quale chiaro intendimento di intossicare la persona che l’avrebbe assunto. La donna si è difesa accusando il collega di volerla comandare e mettere in cattiva luce con gli utenti e con l'azienda.

 

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