Con un coltello incide il suo nome sulla schiena della ex: arrestato
Ha preso un coltello da cucina e inciso il suo nome sulla schiena dell’ex fidanzata, «così tutti sapranno che sei la mia donna». Arrestato marocchino
L'uomo ha usato un coltello da cucina per incidere il suo nome sulla schiena dell'ex fidanzata
Filma tutto e poi mette il video sui social
Ha preso un coltello da cucina e inciso il suo nome sulla schiena dell’ex fidanzata, poi l’ha filmata e ha diffuso il video sui social network spiegando, «così tutti sapranno che sei la mia donna». Ennesimo episodio di stalking conclusosi con l'arresto di un marocchino di 33 anni, residente a Cesate, nullafacente e pluripregiudicato per spaccio di droga, rissa e altri reati. I carabinieri della Compagnia di Rho sono intervenuti in via Donizetti dove alcuni passanti avevano segnalato un nordafricano che aggrediva una donna. Schiaffi, spintoni, insulti e minacce.
Il marocchino non si era rassegnato alla fine della storia d'amore
Nonostante fosse passato circa un anno, il 33enne non si era ancora rassegnato alla fine della loro storia d’amore e nelle ultime settimane era diventato ancora più violento. Dopo aver pedinato l’ex fidanzata, una connazionale di 31 anni, operaia, residente anch'essa a Cesate, l’ha raggiunta e poi ha iniziato a schiaffeggiarla. Quando i militari sono arrivati sul posto hanno bloccato il marocchino, soccorso la donna e fatto luce su una drammatica storia di violenza. La ragazza in lacrime, ha trovato il coraggio di raccontare le violenze e le vessazioni iniziate al termine della loro relazione. L’episodio più grave lo scorso 22 aprile quando il 33enne l’ha aspettata sotto casa, costringendola ad andare nell’appartamento di un conoscente e lì, dopo averla picchiata con un tubo di plastica, l’ha immobilizzata e ha inciso sulla schiena il proprio diminutivo, Alex, così come si faceva chiamare dagli amici. Poi l’ha obbligata a spogliarsi e farsi filmare con il telefonino: «Almeno ti ricorderai di me».
Una ragazza terrorizzata
Terrorizzata la donna ha raggiunto da sola il pronto soccorso dell’ospedale di Garbagnate Milanese dove è stata curata e dimessa con una prognosi di 21 giorni a causa delle contusioni multiple riportate su varie parti del corpo. La ragazza non ha raccontato a nessuno di quell’episodio per paura di altre ritorsioniconfronti, è tornata a casa, sperando fosse l’ultima volta. E invece nel tardo pomeriggio di giovedì 2 maggio l’ennesimo incontro e ancora botte. Provvidenziale la telefonata di alcuni testimoni al 112 e l’immediato intervento dei carabinieri. Per lei è finito un incubo. L’uomo è stato arrestato per atti persecutori e denunciato per sequestro di persona e lesioni aggravate.