Cerimonia di intitolazione del Centro Polivalente di Castellanza

L'omaggio ad Antonio Buzzi, la sua figura può essere ancora oggi di esempio per i giovani.

Cerimonia di intitolazione del Centro Polivalente di Castellanza
Pubblicato:
Aggiornato:

Domenica 18 novembre ci sarà la cerimonia di intitolazione del Centro Polivalente di  Castellanza,  ex sede della Scuola Manzoni, ad Antonio Buzzi.

Antonio Buzzi, un esempio per i giovani

Si svolgerà domenica 18 novembre la cerimonia di intitolazione ad Antonio Buzzi del Centro Polivalente di Castellanza, ex Scuola Manzoni. Interverranno il Sindaco Mirella Cerini e le autorità civili, militari e religiose della Comunità Pastorale. Con questa intitolazione si vuole rendere omaggio all'ex Sindaco, ricordato per per le grandi capacità amministrative e la lungimiranza nell'azione pubblica. Buzzi è stato un uomo dalla grande sensibilità e dal forte senso civico e la sua figura può essere ancora oggi di esempio per i giovani.

La struttura del Centro Polivalente fu realizzata proprio da Buzzi

La decisione di intitolare ad Antonio Buzzi la struttura di proprietà di Castellanza Servizi Patrimonio è stata assunta dalla Giunta Comunale con una deliberazione che ha accolto la proposta formulata dall'ex Sindaco Luigi Roveda. La struttura, una volta sede della Scuola Manzoni,  fu proprio realizzata da Antonio Buzzi, durante il suo mandato da Sindaco. Oggi nella struttura, oltre alla sede della società Castellanza Servizi Patrimonio, ci sono gli uffici del Settore Servizi Politiche Sociali del Comune, il Servizio Tutela d’Ambito sociale del Distretto di Castellanza, il Poliambulatorio medico (Medicina di gruppo), la Farmacia Comunale San Giulio e il Centro diagnostico San Nicola.

Un amministratore attento ai bisogni della cittadinanza

Nato nel 1921 e venuto a mancare nel 1978, Antonio Buzzi  è stato per tre volte Sindaco di Castellanza. Fu un amministratore attento ai bisogni della cittadinanza, con particolare riferimento al miglioramento della sua città. Insediatosi subito dopo la conclusione del secondo conflitto mondiale, lo ha obbligato a concentrare le energie e le risorse per l’adeguamento delle infrastrutture: strade, scuole, acquedotto, edilizia popolare e così via. La forte spinta agli investimenti pubblici ha fatto sì che si creassero occasione di lavoro per i molti disoccupati del dopoguerra, risolvendo situazioni di disagio e di povertà.

L'impegno politico e sociale

La passione politica e l’impegno sociale lo hanno visto impegnato nella Democrazia Cristiana, nell’Azione Cattolica, nelle ACLI, nella CISL, nel movimento Avanguardia Cattolica e nella San Vincenzo. È stato presidente dell’ANPI e della Banda musicale S. Cecilia. Per il suo passato di militare e partigiano ha ricevuto le medaglie al valore come capitano dell’artiglieria e come partigiano.

LEGGI ANCHE: Onorificenza per un ex studente del G.B. Grassi

Seguici sui nostri canali