il grande dolore

Centinaia di persone al funerale del 25enne stroncato da un malore

Moltissimi gli amici di Lorenzo Schirippa che lo hanno voluto salutare nella chiesa di Villastanza di Parabiago.

Centinaia di persone al funerale del 25enne stroncato da un malore
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Centinaia di persone hanno assistito questa mattina a Villastanza di Parabiago, giovedì 19 maggio 2022, al funerale di Lorenzo Schirippa morto a soli 25 anni per un improvviso malore.

Una città sconvolta dalla disgrazia

«Quando la notte guarderai il cielo, poiché io abiterò in una di esse, e riderò in una di esse, per te sarà come se ridessero tutte le stelle. Avrai stelle che sapranno ridere. E quando ti sarai consolato sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre mio amico. E ogni tanto aprirai la finestra, e i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo».

Hanno usato queste parole, tratte dal Piccolo Principe, giovedì mattina gli amici di Lorenzo Schirippa per ricordare il giovane scomparso lunedì, all’alba, all’età di 25 anni a causa di un malore che purtroppo non gli ha lasciato scampo. Parole che descrivono bene il legame coi familiari, i genitori Stefania e Biagio e la sorella Caterina; i colleghi e soprattutto tutte le persone a cui era solito regalare un sorriso.

La chiesa e il sagrato pieno di persone

L’omaggio per un’esistenza vissuta come un’opera d’arte, la chiesa parrocchiale di Santa Maria Elisabetta di Villastanza, infatti, non è riuscita a contenere tutti coloro che sono giunti per porgergli l’estremo saluto. Poco importa: perché il gesto più significativo è stato la semplice presenza, l’esserci, in una giornata triste per la comunità intera.

Una dimostrazione di amicizia che ha coinciso con l’esposizione, proprio all’ingresso della chiesa di frazione, di un grande manifesto che ritraeva le fotografie che sono state in grado di immortalare la vera essenza del ragazzo che di mestiere faceva il cuoco. L’omelia in suo ricordo, giocoforza, è stata scandita da un profluvio di pensieri dolci e veritieri.

Il primo, che funge da collante rispetto al pensiero dei suoi «cari» amici, recitava in questo modo:

 "Tutta questa chiesa è rimasta provocata a sconvolta da questa morte giovane. Un giovane pulito, uno che si lasciava piacevolmente incontrare, sempre col sorriso sul volto,  nei modi e pronto a servire, attento nel mantenere la concordia nelle relazioni".

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