Caso bus a Busto Garolfo, il Comitato attacca l'Amministrazione

"Ancora una volta, la maggioranza che amministra Busto Garolfo ha dato dimostrazione di avere scarsa sensibilità per la salute e la sicurezza dei cittadini residenti nel proprio territorio".

Caso bus a Busto Garolfo, il Comitato attacca l'Amministrazione
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Il Comitato No Bus si scaglia ancora una volta all'attacco contro la decisione dell'amministrazione comunale di Busto Garolfo.

Il Comitato No Bus attacca l'Amministrazione

Nel mirino dell'associazione No Bus, guidata dal presidente Raffaele Raimondi, c'è ancora la decisione della giunta di Susanna Biondi di ridistribuire la viabilità dei bus su alcune vie della zona nord ovest del paese.
Qui, risiede un gruppo di irriducibili cittadini che non approva questa decisione, ed ha deciso di far valere le proprie ragioni con le unghie e con i denti.

La dichiarazione rilasciata dall'associazione

Di seguito, riportiamo integralmente la dichiarazione rilasciata dall'associazione al nostro giornale:

"Ancora una volta, la maggioranza che amministra Busto Garolfo ha dato dimostrazione di avere scarsa sensibilità per la salute e la sicurezza dei cittadini residenti nel proprio territorio. Con il cambiamento del percorso degli autobus, concentrato oggi solo in alcune vie di Busto Garolfo, i cittadini ivi residenti hanno denunciato particolari disagio alla salute e alla sicurezza dell'intera comunità. La non idoneità delle vie interessate a sostenere un traffico di circa 80 autobus al giorno ogni via (con punte di 160), la scarsa attenzione e cautela dei conducenti nel transitare in queste vie e l'aumento di gas di scarico dei mezzi, hanno reso in questi mesi l'aria irrespirabile e la vita al limite della sopportazione. Rimasti senza risposta alle molte sollecitazioni promosse dai singoli cittadini, nel Novembre scorso si è costituita l'associazione NO BUS, Ia quale ha ad oggetto la salvaguardia della salute e della sicurezza dei cittadini; associazione che in pochissimi mesi ha raccolto un numero considerevole di adesioni. La prima richiesta avanzata dall'Associazione NO BUS è stata rivolta al Sindaco e aveva come obiettivo quello di promuovere un controllo sull'inquinamento atmosferico e della rumorosità nelle vie interessate dal traffico, in modo di avere una certificazione del vero stato dell'ambiente creatosi in questi mesi. Nel silenzio del Sindaco, la richiesta è stata raccolta dall'opposizione, che ha presentato una mozione discussa nel Consiglio Comunale del 23 gennaio 2018. La discussione ha toccato tutti gli argomenti (pertinenti e meno) ma non la prevenzione alla salvaguardia alla salute. La votazione ha avuto il seguente risultato:4 voti della opposizione a favore della richiesta. Tutta la maggioranza contraria. La situazione è grave: nelle vie interessate (via Bellini, via Rossini, via Longoni,via Curiel via Buonarroti, via Monte Bianco e altre) la difficoltà respiratoria ed i disturbi conseguenti sono aumentati sensibilmente; la rumorosità e Ie vibrazioni create dal passaggio degli autobus (quasi sempre vuoti, a parte rare eccezioni nelle ore di punta) stanno provocando inoltre altri disturbi alla salute psicofisica degli abitanti. Solo per fare un esempio, in una via interessata al transito risiede una cittadina obbligata all'uso degli apparecchi auricolari che si vede costretta a non poter più frequentare la zona giorno della sua abitazione a causa dei forti rumori e delle vibrazioni create dal passaggio degli autobus. La stessa sicurezza dei pedoni, delle biciclette, dei bambini e delle persone anziane che vi transitano è pertanto a rischio e come spesso succede, dovrà capitare un evento irreparabile per creare nelle persone ed autorità preposte Ia sensibilità sufficiente per intervenire. Prima che la situazione degeneri, chiediamo al sindaco un intervento: che faccia accertare, dagli uffici competenti, qual è la situazione di inquinamento nelle vie interessate al transito dei autobus, così da poter porre fine a questa situazione e trovare quindi una soluzione che tuteli la salute e la sicurezza della comunità. Non interrompa il progetto concordato con noi il 3 maggio 2017 incolpando altri".

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