Cantando in CoRho ricordando Restelli
Grande evento musicale sabato per la 35° edizione della rassegna, eseguito il requiem in re minore di Wolfgang Amadeus Mozart
Ogni corale ha un sogno tutto suo, ma ce ne è uno che tutte hanno in comune: eseguire il Requiem K626 di W.A. Mozart, ultima opera del grande musicista e suo testamento spirituale. Sabato presso il Santuario della Madonna Addolorata si è svolta l’edizione 2024 del «35° Cantando in Corho», dove la musica di Mozart è diventata magia. La Schola Cantorum del Santuario e l’orchestra sinfonica Giulio Rusconi con il soprano Olga Angelillo, il mezzosoprano Marta Fumagalli, il tenore Riccardo Benlodi, il basso Luciano Andreoli e l’organista Claudio Vegezzi, diretti dal Maestro Achille Nava, hanno arricchito ulteriormente l’opera maggiormente apprezzata del genio di Salisburgo.
Un atmosfera unica grazie anche alle bellezze della basilica
L’atmosfera unica della location ha fatto da cornice ideale a un’esibizione che ha raggiunto i più alti livelli artistici con il magnifico Requiem che ha fatto risuonare la basilica come un grande organo immergendo il pubblico in un maestoso affresco di spiritualità e bellezza. È stato assai bello ascoltare un concerto di buona musica, ma è ancor più bello poterlo ascoltare accolti da uno splendido scenario, è stata anche l’occasione per apprezzare una grande musica caratterizzata da eleganza e espressività, in cui gli elementi del discorso musicale (melodia scorrevole, ritmo e armonia raffinata) si sono fusi in un magistrale equilibrio all’ascolto.
Lo sforzo, lo studio e l’impegno del Maestro Nava ripagati dal pubblico
Lo sforzo, lo studio e l’impegno del Maestro Nava sono stati ripagati dal pubblico, profondamente coinvolto e visibilmente emozionato, ha risposto con un entusiasmo travolgente, tributando lunghi applausi, regalando agli intrepreti momenti che saranno difficili da dimenticare e richiedendo il bis, culminando in una meritatissima standing ovation. Nel corso della serata, Giuseppe Enrico Re, direttore della Fondazione Restelli, ha ricordato i cent’anni dalla nascita del fondatore: Giuseppe Restelli, ricordando la missione, le vicissitudini politiche e culturali con il fine di far emergere l’unicità della sua figura di uomo che ha vissuto a sostegno per i più deboli.
Monsignor Patrizio Garascia: "Abbiamo vissuto una serata eccezionale"
«Abbiamo vissuto una serata eccezionale, straordinaria con il requiem di Mozart, che personalmente mi ha molto emozionato, perché è una di quelle opere, di quelle musiche, di quelle parole di quei canti che produce in me una nostalgia immensa, nel senso che durante l’esecuzione i volti di chi ci ha preceduto per i quali pregavo mi apparivano e con grande gratitudine, per cui davvero ho apprezzato molto la scelta della Schola Cantorum di fare questa opera di Mozart, nel contesto bellissimo del Santuario - ha detto Monsignor Patrizio Garascia superiore degli Oblati del Santuario di Rho - Sono molto grato al Maestro Achille Nava, alla Schola Cantorum perché hanno fatto un lavoro eccezionale in questi mesi, l’orchestra Giulio Rusconi e i solisti».