Boffalora

Calci all'arbitro, scatta la maxi squalifica di tre anni

Un tesserato del Boffalorello è stato inibito fino al 2026, alla società invece una multa di 150 euro

Calci all'arbitro, scatta la maxi squalifica di tre anni
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Una multa da 150 euro alla società e una maxi squalifica di tre anni sino a febbraio 2026 per uno dei suoi tesserati. È questo quanto ha disposto il giudice sportivo nei confronti della società Boffalorello di Boffalora sopra Ticino.

Calci all'arbitro, scatta la maxi squalifica di tre anni

I provvedimenti sono stati diramati lo scorso giovedì 9 febbraio attraverso il comunicato ufficiale del comitato regionale Lombardia della Lnd (Lega Nazionale Dilettanti) in cui vengono riportate tutte le decisioni prese dalla giustizia sportiva.

La partita presa in esame è quella tra Real Vanzaghese Mantegazza e Boffalorello del girone N del campionato di Prima Categoria, disputatasi domenica 5 febbraio e terminata per 1-0 in favore dei padroni di casa di Vanzago.

Le decisioni del giudice sportivo

Come riportato nel referto del giudice sportivo alla società Boffalorello Ssd è stata comminata una sanzione di 150 euro:

«Perché proprio tesserato commetteva atti di violenza nei confronti del l'arbitro. Si dà atto che il comportamento sopra riportato configura una condotta violenta da parte di un tesserato, condotta che rientra tra quelle che, tra l'altro, determinano l'applicazione delle sanzioni previste dal C.U. della Figc n. 104/A del 2014 e successive modificazioni (CU della FIGC nº 49/A del 12-10-2022), per tal motivo la presente sanzione va considerata ai fini dell'applicazione delle misure amministrative come previste dall'art. 35 comma 7 del Codice di Giustizia Sportiva nel testo approvato dalla Giunta Nazionale del Coni ai sensi dell'art. 7 , comma 5 lett. I) dello Statuto Coni, con deliberazione nº 258 dell'11 giugno 2019».

Ma non solo perché lo stesso giudice sportivo ha disposto:

«l’inibizione a svolgere ogni attività fino al 4 febbraio 2026 a Salvatore Avallone (Boffalorello Ssd Arl), espulso per offese all’arbitro, mentre questi dichiarava chiusa la gara lo raggiungeva faccia a faccia costringendolo ad indietreggiare, indi lo colpiva alle ginocchia con due calci».

Le parole della società

Sulla vicenda è intervenuta direttamente anche la società Boffalorello che ha spiegato la situazione attraverso le parole del suo responsabile sport Enrico Castiglioni.

«Quanto accaduto è ovviamente molto grave - spiega il dirigente - Subito dopo l’accaduto abbiamo preso in disparte Avallone e gli abbiamo fatto capire che quanto fatto è stato un gravissimo errore perché va contro tutti i principi che insegniamo ai nostri ragazzi sui campi. Lui l’ha capito e infatti è profondamente costernato per quanto successo, tant’è che si è subito offerto di pagare di tasca sua la sanzione che è stata emessa alla società. Ci spiacerebbe però se Avallone passasse come un mostro, perché non lo è. Lui è infatti una persona di cuore che ha sempre dato anima e corpo per la nostra società. Sempre presente al campo e sempre il primo a rimboccarsi le maniche per i nostri ragazzi. A tutti può capitare di sbagliare, l’importante è capire i propri errori, ammettere le proprie colpe e ripartire da zero».

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