Bollate consegna le Medaglie d'Onore ai deportati
Niente ritiro della medaglia in Prefettura ma la consegna da parte del sindaco Francesco Vassallo in Comune del prestigioso riconoscimento ai figli dei militari bollatesi Valentino Savi e Mario Sossi

Giornata della Memoria 2021: il Prefetto di Milano, tramite il Comune di Bollate, ha consegnato (virtualmente) la Medaglia d’Onore a due cittadini bollatesi.
Due i cittadini bollatesi
Sono due i bollatesi che quest’anno hanno ricevuto la Medaglia d’Onore (alla memoria) concessa, con decreto del Presidente della Repubblica, ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti e ai familiari dei deceduti.
La consegna della pergamena da parte del sindaco
Non potendo, a causa del Covid-19, ritirare la medaglia in Prefettura come di consueto, il sindaco Francesco Vassallo ha invitato in Comune e consegnato il prestigioso riconoscimento ai figli dei militari bollatesi Valentino Savi e Mario Sossi, entrambi deportati e oggi deceduti. A ritirare sono stati i figli Gabriele Savi, accompagnato dalla mamma, e Claudio Sossi. Per l’occasione il Sindaco ha consegnato anche una pergamena a sua firma, esprimendo l’orgoglio dell’Amministrazione comunale e della città.
Il commento del sindaco
Ecco il commento del primo cittadino:
“Le città e i comuni sono custodi della memoria, della storia e dei principi fondamentali della Costituzione, testimoni di un passato che dev’essere insegnamento per tutti e per le nuove generazioni. Ricordare l’Olocausto e le persecuzioni razziali significa contrastare ed estirpare ogni forma di discriminazione e violenza. L’esercizio della memoria è il vero antidoto contro l’odio e per costruire comunità più giuste. Solo tenendo accesa la luce della memoria è possibile illuminare il cammino verso il futuro.
Il significato della ricorrenza
Il “Giorno della memoria” è celebrato il 27 gennaio di ogni anno. È stato istituito per ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione dei cittadini ebrei, nonché tutti coloro che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, insieme a chi si è opposto al progetto di sterminio e, a rischio della propria vita, ha salvato altre vite e protetto i perseguitati.