Bambini e maestre in ospedale
Al ritorno dalla gita scolastica a Torino, il pullman ha inchiodato per evitare un incidente e bambini e maestre sono stati catapultati in avanti.
Bambini e maestre della scuola "De Filippo" di Mantegazza (Vanzago) e Rogorotto (Arluno) in ospedale dopo un incidente sfiorato al ritorno dalla gita.
Bambini e maestre erano a Torino
Sono stati attimi di paura per due classi della scuola elementare Eduardo De Filippo di Rogorotto, la 4^A e la 4^B, nel tardo pomeriggio di mercoledì 22 novembre. I bambini, accompagnati dalle docenti Ilaria Nobili, Katia Maerna, Sara Concheri, Luigia Bollini, Elisabetta Maggi e Simona Taini, stavano tornando a casa dopo una bella giornata trascorsa a Torino, in gita. In una delle trafficate strade del capoluogo piemontese un’automobile non ha rispettato la precedenza e ha tagliato la strada al pullman. L’autista, per evitare il fatale impatto, ha dovuto inchiodare così bruscamente che chi era a bordo è stato letteralmente catapultato in avanti.
Le conseguenze
Per fortuna tutti i bambini erano seduti e quindi i danni per loro si sono limitati a qualche livido e alla frattura di un dito per una di loro. Due insegnanti, però, stavano assistendo un’alunna che si era sentita male. Per loro le conseguenze sono state più gravi; entrambe sono cadute ed hanno battuto la testa, provocandosi leggere ferite e contusioni e per una di loro un trauma cranico con prognosi di diversi giorni. Quando sul posto sono giunti i soccorsi, tuttavia, la situazione si è complicata. Molti bambini, sotto shock per l’inaspettata situazione critica, hanno manifestato segni dell’attacco di panico, alimentato poi dall’ansia collettiva. Per questo motivo i soccorritori hanno deciso di trasportare comunque tutti in ospedale. Poiché erano più di 50, un’insegnante è stata inviata all’ospedale Don Bosco, un’altra al Maria Vittoria con 4 alunni e tutti gli altri all’ospedale pediatrico Regina Margherita.
Lieto fine
Gli accertamenti hanno avuto tutti esito positivo e gli alunni, intorno alle 22, hanno nuovamente intrapreso il viaggio di ritorno, grazie anche all’arrivo di un secondo autista. Le uniche ad avere conseguenze più gravi, come già detto, sono state le maestre, che hanno dovuto trascorrere la notte in ospedale per le 24 ore di osservazione quando si teme un trauma cranico. I bambini sono rientrati a mezzanotte, concludendo la loro lunghissima giornata tra le braccia dei genitori, e finalmente tutti hanno tirato un sospiro di sollievo.