Scelto da Delpini

Azione cattolica, il legnanese Gianni Borsa nuovo presidente diocesano

Cinquantasei anni, giornalista professionista, è esperto di Europa e politiche comunitarie.

Azione cattolica, il legnanese Gianni Borsa nuovo presidente diocesano
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Azione cattolica, il nuovo presidente diocesano è il legnanese Gianni Borsa.

Azione cattolica, Gianni Borsa nominato presidente diocesano

Oggi, domenica 20 settembre 2020, nel Duomo di Milano i soci dell’Azione cattolica ambrosiana hanno condiviso la Messa domenicale delle 17.30 con l’arcivescovo Mario Delpini. La celebrazione è stata l’atto conclusivo della XVII assemblea diocesana elettiva, l’evento che ogni tre anni porta l’associazione all’elezione dei nuovi responsabili a livello diocesano
(e poi nazionale) e all’approvazione del documento programmatico per il triennio successivo. Erano presenti in Duomo una rappresentanza dei soci ragazzi, giovani e adulti, i membri del nuovo Consiglio diocesano, eletto domenica 13 settembre, e i responsabili eletti nei mesi scorsi per i livelli parrocchiale, d’unità pastorale e decanale. A questi ultimi l’arcivescovo Mario Delpini ha consegnato il mandato per il loro incarico triennale.

«Abbiamo bisogno di passare dall'io al noi, non chiudiamoci in noi stessi»

Al termina della Messa, Delpini ha comunicato di aver nominato il nuovo presidente dell’associazione, scegliendolo tra una terna di candidati proposti dal Consiglio diocesano. Si tratta di Gianni Borsa, 56 anni, giornalista professionista che si occupa di politiche comunitarie come corrispondente da Bruxelles per l’agenzia Sir. Sposato con Monica e padre di quattro figli, Borsa ha ringraziato Delpini per la «fiducia» e l’Ac per il «coraggio» nell’averlo nominato. «Vorrei solo confermare al vescovo Mario che l’Azione cattolica continuerà a essere al suo fianco e al servizio della Chiesa ambrosiana, con impegno, generosità e stile laicale - ha detto il nuovo presidente - Sono convinto - ha aggiunto - che dopo i mesi difficili che abbiamo attraversato, anche la vita ecclesiale e associativa necessitino di riflessione e rilancio. In questo tempo siamo stati costretti a fermarci un po’ e a pensare. Il vescovo ci ha ricordato che “siamo autorizzati a pensare”. È un’espressione illuminante. Intendiamo seguire questo consiglio e insegnamento, al quale non possiamo disgiungere il “fare”. Un fare ambrosiano: mite, concreto, prospettico». «Abbiamo un grande bisogno di fraternità - ha detto ancora Borsa - L’abbiamo sperimentato durante il lockdown, lo sentiamo tuttora. Quella stessa fraternità che ci indica con insistenza papa Francesco. Abbiamo bisogno di solidarietà, di passare - come ci siamo detti più volte - “Dall’io al noi”. Perché uno dei grandi mali di questa epoca è l’individualismo, che ci chiude in noi stessi, anche a scapito degli altri. Noi crediamo al Vangelo del “farsi prossimo”. Su questa strada vorremmo continuare a camminare».

Giornalista professionista, è esperto di Europa e politiche comunitarie

Gianni Borsa, 56 anni, vive a Legnano. Sposato con Monica da 29 anni, hanno quattro figli: Giorgia, Marco, Matteo e Gaia. Giornalista professionista, ha lavorato per un decennio al settimanale diocesano Luce di Varese-Altomilanese, per poi dirigere – negli anni 2000/2003 – il settimanale Il Resegone di Lecco. Dal 2003 è corrispondente dell’Agenzia Sir (Conferenza episcopale italiana) da Bruxelles e si occupa di politiche comunitarie. È direttore della rivista nazionale di Azione cattolica Segno nel mondo. Dirige le riviste della Fondazione Missio (tra cui Popoli e Missione) e la rivista storica Impegno della Fondazione Don Primo Mazzolari. È stato direttore (2009-2012) della casa editrice Ave di Roma. È autore di diverse pubblicazioni sull’integrazione europea e sulla storia del movimento cattolico in Italia.

 

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