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Autovelox: automobilisti sul piede di guerra: «Ci vuole poco per abbatterlo...»

Occhi elettronici di Città metropolitana sulla rosate-gudo: limite a 90 km orari

Autovelox: automobilisti sul piede di guerra: «Ci vuole poco per abbatterlo...»
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«Basta poco per abbatterlo», «Tanto tra poco lo rompono di nuovo», «Non durerà tanto... vita breve»: questi alcuni dei poco edificanti commenti comparsi sui social negli scorsi giorni dopo che si è diffusa la notizia dell'installazione del nuovo autovelox sulla strada provinciale 30 Gudo-Rosate, in territorio rosatese.

Autovelox: automobilisti sul piede di guerra: «Ci vuole poco per abbatterlo...»

Gli occhi elettronici non risultano ad oggi ancora attivati in quanto manca la segnaletica che per legge deve annunciarne la presenza. Ma il «comitato di benvenuto» degli automobilisti si è già fatto sentire. Con la confusione che spesso caratterizza la comunicazione sui social. Qualcuno infatti si è scagliato contro Regione Lombardia o contro il Comune di Rosate, rei di voler far cassa ai danni dei contribuenti. Ma l'installazione dell'autovelox è ad opera di Città metropolitana, alla quale andranno i proventi delle sanzioni. Inoltre, il limite di velocità vigente è di 90 chilometri orari e non di 70 come era in precedenza. Considerando l'ulteriore margine di tolleranza del 5%, una velocità che pare adeguata alla strada. Ma non ad arginare il malcontento sul web.
Il sindaco di Gudo Visconti Omar Cirulli si è rivolto a chi lo ha erroneamente chiamato in causa in questi giorni: «Credo sia poco opportuno continuare ad insultare sindaci, Comuni e Polizia locale sulle pagine facebook, in considerazione del fatto che, in ogni caso, ciò non vi rende persone migliori».
Il collega rosatese Daniele Del Ben spiega: «Quando in precedenza il limite era stato fissato a 70 chilometri orari, ero stato io stesso a protestare. Ma il limite di 90 chilometri orari mi pare adeguato». L'autovelox è stato posto su un lungo tratto di rettilineo che secondo alcuni in passato è stato anche teatro di pericolose gare di moto notturne, naturalmente del tutto illegali.

L'annuncio da parte di Città Metropolitana

L'annuncio da parte di Città metropolitana risale agli inizi di ottobre, quando è stato varato un ampio programma di installazione di diversi autovelox sulle strade di gestione dell'ex Provincia.
Il vicesindaco di Città metropolitana Arianna Censi ha spiegato che l'obiettivo è «giungere a un sensibile aumento della sicurezza di pedoni e automobilisti, e a contrastare l’abbandono di rifiuti». Nel complesso un centinaio le telecamere che stanno per essere attivate, tra autovelox, controlli semaforici, sorveglianze nelle aree di sosta e degli attraversamenti pedonali. E vede il suo debutto anche il sistema di rilevamento della velocità media, ovvero «tutor», assegnato a due strade particolarmente trafficate: la Sp412 della Val Tidone in territorio di Opera e la Sp11 Padana superiore a Settimo Milanese, con limite fissato a 70 chilometri orari e occhi elettronici puntati su entrambe le direzioni di marcia. Seguiranno analoghi dispositivi a Rodano e Settala sulla «Rivoltana», e a Mediglia e Pantigliate sulla «Paullese». Potenziati con modelli più recenti gli autovelox di Paderno Dugnano, Carpiano, Pioltello.

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