Associazione esclusa dai contributi, polemica
Il gruppo escluso dal bando contesta la procedura e i termini per ricevere sostegni economici

L'associazione Sport center esclusa dal bando contributi del Comune di Pero alle associazioni sportive, il commento del suo presidente Silvana Baldino.
Sport center esclusa
Lo Sport center e L’Albero del Pero (quest'ultimo escluso perché avendo partecipato ad un altro bando aveva ricevuto 2.950 euro) sono stati esclusi perché non avevano i requisiti necessari. «Siamo stati esclusi - dice Silvana Baldino – per non aver prenotato ore nelle strutture pubbliche, almeno così c'è scritto nella lettera che ci è stata inviata. Vorrei ricordare che la nostra associazione è sul territorio dal 1984 e, instancabilmente, ha dato in 36 anni un contributo considerevole alla divulgazione e pratica dello sport in tutte le sue forme. Abbiamo organizzato in tutti questi anni gare sportive, spettacoli di danza, carnevali, siamo sempre stati presenti a tutti gli eventi comunali con tutte le amministrazioni che si sono susseguite negli anni. Constatare che i contributi sono stati concessi solo a chi occupa palestre comunali o il centro sportivo o ad associazioni che operano sul territorio da solo un anno o poco più ci lascia assai perplessi e ci porta inevitabilmente a pensare che il bando è stato realizzato in modo discriminatorio. Vorrei ricordare che i nostri iscritti sono tutti residenti di Pero, pagano le tasse in questo comune e la nostra associazione, nonostante l’emergenza sanitaria, sta comunque continuando ad operare con i propri iscritti da remoto, questo per continuare a perseguire l’obiettivo che ci ha sempre contraddistinto che lo sport è divertimento, socialità e salute in particolar modo in questo periodo di incertezze e chiusura. E’ un momento di grande sofferenza per il mondo dello sport e poco o tanto un piccolo contributo poteva essere un segno tangibile della vicinanza di questa amministrazione a chi continua a tessere relazioni e momenti aggregativi, tema assolutamente estraneo all’attuale sindaco e a tutta la sua giunta. Ricordiamo infine, ritornando al motivo della nostra esclusione che, ribadisco, è avvenuta per non aver prenotato spazi nelle strutture pubbliche, che per la pandemia le strutture pubbliche e private nell’anno 2020 per la maggior parte del tempo sono state chiuse e a tutt’oggi lo sono ancora. Consideriamo tutto ciò pura discriminazione».
La replica del Comune
Abbiamo chiesto al Comune di chiarire quali sono stati i criteri stabiliti per ottenere il contributo e ci è stato risposto in primo luogo che i bandi emessi sono stati due, uno a ottobre e uno successivo (che è stato deciso in quanto c’erano ancora dei soldi disponibili).
«Il primo – spiega l’assessore Giuseppe Barletta – era rivolto a tutte le associazioni del territorio. A questo bando, che era destinato alle organizzazioni iscritte all’albo e quindi aperto anche alle palestre (anche se in quel momento erano aperte e funzionanti), lo Sport center non ha partecipato. Abbiamo aperto un secondo bando, per poter supportare le associazioni il più possibile in un momento difficile, al quale però abbiamo aggiunto un criterio più restrittivo: dovevano frequentare palestre pubbliche ed essere iscritti all’albo. Vorrei anche aggiungere che prima di emettere i bandi abbiamo organizzato un incontro con le associazioni proprio per rendere noto, e chiaro, il contenuto della gara. Incontro al quale non ha partecipato lo Sport center».