Abbiategrasso

Arresto cardiaco sul campo di calcetto a 33 anni

Abbiategrasso, le prime manovre rianimatorie sul posto da parte del gestore dell'impianto, coetaneo e amico del giocatore: «Speriamo tutti per il meglio»

Arresto cardiaco sul campo di calcetto a 33 anni
Pubblicato:

Abbiategrasso, le prime manovre rianimatorie sul posto da parte del gestore dell'impianto, coetaneo e amico del giocatore: «Speriamo tutti per il meglio»

Arresto cardiaco sul campo di calcetto a 33 anni

E' ricoverato in terapia intensiva all'ospedale di San Donato Milanese con prognosi riservata il 33enne di Abbiategrasso vittima di un attacco cardiaco mentre era impegnato in una partita di calcio a 5 al campo del Bocciodromo di via Leonardo da Vinci.

Il malore al campo di via Da Vinci

Momenti di grande tensione quelli vissuti dai suoi amici nella serata di martedì: il giovane si è accasciato ed il primo a soccorrerlo è stato il gestore dell'impianto, guidato telefonicamente dagli operatori del 118. Dopo pochi minuti sono giunte sul posto anche una automedica e l'ambulanza della Croce Azzurra di Abbiategrasso, con i sanitari che hanno proseguito le operazioni per altri lunghissimi minuti. Infine, il 33enne è stato portato in ospedale. Le sue condizioni sono costantemente monitorate. Ma appare certo che è stato provvidenziale il pronto intervento del 34enne gestore del Bocciodromo.

Il massaggio cardiaco effettuato dal gestore dell'impianto

Una azione rapida e decisa, nonostante la concitazione del momento. Il gestore della struttura conosce del resto da una vita il giovane cui ha praticato le procedure salva-vita, che è praticamente suo coetaneo. Non vuole tuttavia essere definito eroe e condivide con altri il merito di quanto fatto: «Sono stati bravi anche gli altri due ragazzi che mi hanno aiutato. Io non ho fatto altro che eseguire alla lettera le indicazioni che mi giungevano telefonicamente dagli operatori del 118».

“Ora speriamo che tutto vada per il meglio”

E' sicuramente servito al 34enne aver frequentato in passato lezioni di primo soccorso, per praticare nel modo corretto il massaggio cardiaco. «Siamo riusciti a fare le cose giuste al momento giusto. Certo, c'era preoccupazione ma in momenti così devi saper mettere da parte i timori e agire. Ora io, i suoi compagni di squadra e tutti i suoi amici non possiamo fare altro che sperare che vada tutto per il meglio, ci si conosce da quando siamo ragazzi».

Seguici sui nostri canali