Addio Quercioli, re delle autoscuole

Si è spento a 79 anni, Giordano Quercioli un uomo stimato e benvoluto, conosciutissimo a Rho, una città che Giordano amava e che, diceva lui, «gli aveva dato tutto».

Addio Quercioli, re delle autoscuole
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Aveva anche partecipato alla vita politica del comune di Rho, negli anni Novanta, ma ben presto l’aveva abbandonata in quanto non era quello che si aspettava, ma soprattutto scelse la famiglia.

Arrivato giovanissimo da Siena ha aperto quattro autoscuole

Quattro autoscuole nei comuni del rhodense, due a Rho, una ad Arese e una a Pogliano Milanese, una vita dedicata alla sua professione e al volontariato e appena poteva «scappava» in Toscana, nel suo podere a Montalcino, dove era nato e cresciuto. Si è spento a 79 anni, Giordano Quercioli un uomo stimato e benvoluto, conosciutissimo a Rho, una città che Giordano amava e che, diceva lui, «gli aveva dato tutto». Alla fine degli anni Sessanta, da Siena si era trasferito a Milano, per trovare fortuna, e dopo tanti lavori, avendo la passione per le auto, aveva conseguito il patentino di istruttore di guida. Capì presto che questo poteva essere il suo futuro e dopo qualche anno decise di mettersi in proprio. Era il 3 ottobre del 1970 quando è avvenuta l’apertura della sua prima autoscuola, «La Rhodense» di via Dante seguita negli anni dalle autoscuole di via Ratti, sempre a Rho, da quella di Arese e di Pogliano Milanese.

A Rho ha trovato l'amore di Mariapia con la quale a gennaio ha festeggiato il 50esimo di matrimonio

Una società quella creata da Giordano Quercioli e oggi diretta dal figlio Andrea, fondata, come raccontava lui sui solidi pilastri della serietà. «Facciamo della serietà il nostro biglietto da visita nella consapevolezza che a ogni cliente deve essere impartita la migliore delle preparazioni possibili. Da mezzo secolo formiamo automobilisti insegnando loro che prima di tutto quando si è al volante viene la sicurezza», ci aveva detto in occasione del 50esimo di fondazione della sua prima autoscuola. L’autoscuola, oltre che averlo realizzato professionalmente, gli aveva dato la possibilità di conoscere la donna della sua vita, Mariapia, con la quale aveva festeggiato, nel gennaio 2021, il 50esimo anniversario di matrimonio. Aveva anche partecipato alla vita politica del comune di Rho, negli anni Novanta, ma ben presto l’aveva abbandonata in quanto non era quello che si aspettava, ma soprattutto scelse la famiglia.

Aiutava, andando personalmente in missione, i bambini poveri dell'Argentina

A Rho, Giordano poiché molti lo conoscevano solo per nome, non era solamente il signore delle autoscuole, Era anche quella persona che amava aiutare gli altri, in modo particolare i bambini poveri dell’Argentina. «Quando ha conosciuto suor Gabriela Casini e Padre Bertani mio marito ha iniziato a dare una mano alle missioni di General Alvear e Punta del Agua in Argentina. All’inizio abbiamo adottato a distanza dei bambini poi siamo andati per la prima volta in Argentina, da lì ogni anno, fino al 2017, mio marito è andato ogni anno in quelle missioni. Ha insegnato ai ragazzi come coltivare i campi, ha fatto il muratore costruendo piccole case, insomma si è dato da fare a 360 grandi per quelle missioni e per le persone che vivevano li. Poi, quando tornava a Rho iniziava la raccolta dei vestiti usati da spedire in Argentina». Oltre che organizzare cene di beneficenza.

Ha voluto morire a Montegomboli in Toscana dove aveva acquistato il Podere dove era nato

Un uomo dal cuore grande, che fin da piccolo aveva un sogno, riuscire ad acquistare l’intero podere, dove era nato e che all’epoca, ci vivevano 5 famiglie. «Alla fine, qual sogno è riuscito a realizzarlo, ristrutturandolo e riportandolo agli splendori della sua infanzia. Quel Podere, chiamato Montegomboli, dove Giordano passava ore e ore tra i suoi olivi e in mezzo ai campi e dove ha voluto essere riportato per passare gli ultimi giorni della sua vita. Giordano si è spento nella casa dove era nato, in un pomeriggio di agosto, con la finestra aperta e lo sguardo sulla sua campagna.

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