La decisione

Vigevano-Malpensa, Boffalora fa ricorso

Il Comune di Boffalora ha presentato ufficialmente ricorso contro la Vigevano-Malpensa, in particolare contro la variante di Pontenuovo

Vigevano-Malpensa, Boffalora fa ricorso
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Questa variante non s’ha da fare, e un nuovo capitolo va così ad aggiungersi al braccio di ferro tra Anas e Boffalora sulla superstrada Vigevano-Malpensa.

Vigevano-Malpensa, Boffalora fa ricorso

A passare all’azione questa volta è stata l’Amministrazione guidata da Sabina Doniselli, che la scorsa settimana ha dato il via libera ai propri legali per impugnare ufficialmente il progetto definitivo dell’infrastruttura e fare ricorso contro la sua recente approvazione, datata 4 maggio, da parte del commissario straordinario Eutimio Mucilli.

Oggetto del contendere resta sempre il nodo della variante di Pontenuovo, vero e proprio scoglio sul quale in quindici anni i due enti si sono arenati senza mai riuscire a trovare un compromesso. Compromesso che non è stato trovato neanche dopo il precedente ricorso presentato dal comune nel 2018 e accolto dal Tar della Lombardia e nonostante l’amministrazione rimanga comunque favorevole alla superstrada nel suo complesso.

La contrarietà alla bretella vede peraltro unito su un unico fronte tutto il consiglio comunale boffalorese, con maggioranza e opposizione concordi nel ritenerne potenzialmente dannosa la realizzazione come attualmente definita dal progetto.

Nella futura variante è infatti prevista la deviazione del flusso veicolare di auto e mezzi pesanti da Pontenuovo verso Boffalora con conseguente aumento del traffico su via Magenta, cioè la principale strada di accesso al paese per chi va e arriva dall’ex statale 11. Una direttrice attualmente non allargabile, già adiacente a una zona industriale e non adatta a sostenere la mole di veicoli che oggi percorrono l’ex statale.

Le parole del sindaco Doniselli

Ed è proprio su questo aspetto che si concentrano i reclami dell’Amministrazione comunale. Come dichiarato dal sindaco Doniselli, finora:

«non è stata fatta una valutazione aggiornata né di quelli che saranno i volumi di traffico né delle emissioni acustiche della zona. Anas ha sempre fatto le sue valutazioni soltanto sul tracciato che loro andranno a realizzare e non sulle strade su cui poi andrà di conseguenza a ricadere l’intero traffico. Ci tengo a sottolineare che noi abbiamo ovviamente partecipato alla conferenza dei servizi tenutasi  nel mese di gennaio e avevamo consegnato i nostri pareri nei giusti termini – continua il primo cittadino – Abbiamo successivamente avuto anche degli incontri specifici sia con Anas che con il commissario Mucilli, ma nessuna delle nostre osservazioni è stata presa in considerazione così come anche eventuali nostre soluzioni alternative che abbiamo dato nel tempo e che abbiamo inserito anche nell’ultimo parere».

Ciò che il Comune continua a chiedere è lo stralcio della variante dal progetto principale della superstrada, in modo da poter ragionare su soluzioni alternative di concerto con Magenta, che assieme a Boffalora condivide il territorio di Pontenuovo. Magenta però di soluzioni alternative non ne ha mai voluto sentir parlare; sia l’attuale sindaco Luca Del Gobbo che il suo predecessore Chiara Calati erano e restano infatti pienamente favorevoli alla varante, da loro definita «fondamentale» per il futuro della frazione. La patata bollente resta dunque nelle mani di Boffalora, che si è schierata dunque nuovamente contro alle decisioni degli organi statali.

Era il 2001 quando il progetto della superstrada venne approvato per la prima volta dal Cipe; il 10 marzo scorso l’ultimo via libera da parte del governo Meloni, con l’opera già inserita all’interno delle infrastrutture strategiche in vista dei Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina 2026. In mezzo modifiche, ricorsi, battaglie, proteste e scontri, tra i Comuni e tra le comunità, per una strada che doveva unire un territorio e che negli anni lo ha invece sempre più diviso.

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