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Vaccinata due volte... ma senza Green Pass

La storia della docente del Politecnico Sonia Zuin in guerra con la burocrazia.

Vaccinata due volte... ma senza Green Pass
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Vaccinata e per ben due volte. Sembrava tutto a posto, ma Sonia Zuin non passa la prova del Green pass. Tutta colpa del «tira e molla» estivo legato ad Astrazeneca e di un inghippo tecnico che, ad oggi, non le consente di avere con sicurezza il semaforo verde.

Vaccinata due volte... ma senza Green Pass

La magentina è una docente del Politecnico di Milano: «Come tutti i colleghi sono stata tra le prime a vaccinarmi, a fine marzo, con richiamo fissato a maggio – spiega – Tutto bene al primo giro, quando mi somministrarono Astrazeneca. Poi sono iniziate le criticità, sono scoppiate le polemiche ed è arrivata la decisione di non utilizzarlo più sotto i 60 anni. Alla vigilia del richiamo, infatti, sono stata chiamata e avvertita che il mio vaccino era rinviato, essendo sotto quella soglia d’età. Poco male: mi sono informata, ho accettato l’idea del vaccino eterologo (con due dosi di marchi differenti) e mi hanno fissato un nuovo appuntamento. Questa volta mi hanno inoculato Pfizer. Al termine mi hanno detto che per un inghippo tecnico, risultava come prima dose, ma che poi sarebbe stato sistemato». In quel momento, la prof non si è allarmata, anche perché il Green pass era ancora un obiettivo lontano.
«Già a luglio ho chiamato per segnalare il problema, mi hanno rassicurata sulla risoluzione. Ma al rientro dalle ferie i nodi sono venuti al pettine. Invitata a un evento, una decina di giorni fa, il mio Green pass non è risultato valido al passaggio del Qr code. A poco è servito mostrare la documentazione cartacea e allora sono andata a fondo». Zuin ha proceduto con la segnalazione ufficiale e la richiesta di rettifica dell’errore, ma ad oggi non ha visto nessun cambiamento.

In guerra con la burocrazia

«Per fortuna al Politecnico diversi docenti sono nella mia situazione e l’Università sta gestendo collettivamente la questione - prosegue - Ma, ad esempio, non posso prenotare un treno o un aereo, perché il mio certificato verde non risulta in regola. La cosa più grave è che non si può fare di più oltre la segnalazione e bisogna attendere che qualcuno prenda in carico la pratica e sistemi il tutto».
Vaccinata, in regola, eppure non nelle condizioni di usufruire delle libertà del Green pass, tutto per un qui pro quo tecnico: «Nel lavoro si sbaglia, l’importante è apportare i tempestivi correttivi - dice – Così si mettono in difficoltà le persone nella loro vita quotidiana».
Valentina Pagani

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