Sostegno ai degenti

Una voce amica per confortare i malati in ospedale

A offrirla sono le volontarie dell'Acvo di Legnano: in questo modo vogliono continuare a essere vicine ai ricoverati anche ora, causa pandemia, non possono entrare in reparto.

Una voce amica per confortare i malati in ospedale
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Una voce amica per i pazienti degli ospedali dell'Asst Ovest Milanese.

Una voce amica per le persone ricoverate: a offrirla sono le volontarie dell'Acvo

A garantirla sono le volontarie dell'Acvo (Associazione collaboratrici volontarie ospedale di Legnano), con il servizio "Chiamami... ti ascolto", partito in fase sperimentale in alcuni reparti del nosocomio cittadino. Acvo un sodalizio che si occupa di accoglienza, orientamento, vicinanza, ascolto al paziente e alla sua famiglia affinché l’ospedale sia un luogo di cura attento, alla persona ed alla sua fragilità, nel delicato momento dell’ospedalizzazione. A causa della pandemia in corso, il gruppo di volontarie dedicate al servizio di visite ai pazienti ricoverati ha temporaneamente sospeso l'attività fino a nuove disposizioni sanitarie. "Il progetto è pensato per poter continuare a offrire il servizio di compagnia e ascolto ai pazienti ricoverati con l’unica forma attualmente consentita e cioè attraverso l’utilizzo di mezzi di comunicazione che non prevedano la presenza in reparto e il contatto diretto con il paziente - spiega l'associazione - Un gruppo di volontarie, organizzate per turni, risponderanno alle chiamate dei pazienti, che saranno informati sul servizio dal personale e da locandine e volantini presenti in reparto".

Un progetto che si propone di offrire sollievo ai pazienti e sostegno al reparto

Il progetto, destinato ai pazienti ricoverati in grado di sostenere una conversazione telefonica, ha principalmente due funzioni. Per il paziente, offre la possibilità di entrare in contatto con la realtà esterna attraverso la comunicazione telefonica con una volontaria (o un volontario) che - con un sistema organizzato - è in grado di rispondere alle chiamate e instaurare un dialogo che abbia come scopo la compagnia e l’ascolto. Per il reparto, si propone come possibilità di offrire ai pazienti - soprattutto quelli che hanno particolari situazioni di solitudine - una degenza alleggerita durante le lunghe ore di attesa fra le terapie, gli esami e le visite.

"Vogliamo continuate a essere vicini a tutte quelle persone ricoverate in solitudine"

"Accanto ai servizi di accoglienza che attualmente svolgiamo all'ospedale nuovo, all'ospedale vecchio, all'ospedale di Cuggiono e presso l'Asst distretto 4 di Legnano, e in attesa di poter ristabilire il prezioso contatto umano che non può prescindere dalla presenza nei reparti, vogliamo continuare a essere vicini anche solo con una voce amica, per tutte quelle persone ricoverate in solitudine".

Cinque le volontarie che si alternano al telefono per chiamate o videochiamate

Cinque le volontarie che si alternano al telefono, eventualmente anche per delle videochiamate, tutti i giorni dal lunedì al venerdì in orario pomeridiano (dalle 15.30 alle 17.30): il lunedì i ricoverati potranno chiacchierare con Pinuccia, il martedì con Patrizia, il mercoledì con Miriam, il giovedì con Christina, il venerdì con Lorenzina.

 

Nella foto di copertina: le socie dell’Associazione collaboratrici volontarie ospedale di Legnano

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