Salute

Una panchina viola per la fibromialgia

E' stata inaugurata oggi al Parco Piera Pattani di Legnano, per rendere "visibile" una malattia misconosciuta.

Una panchina viola per la fibromialgia
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Una panchina viola a Legnano per sensibilizzare sulla sindrome fibromialgica.

La panchina viola della fibromialgia al Parco Piera Pattani

L'inaugurazione è avvenuta nella mattinata di oggi, lunedì 22 maggio 2023, al Parco Piera Pattani. Approda così nella città del Carroccio la campagna "Il nostro dolore merita riposo", promossa dall’Aisf (Associazione italiana sindrome fibromialgica) con lo scopo di accendere i riflettori su una patologia cronica caratterizzata da dolore muscolo-scheletrico diffuso, disturbi del sonno, fatica cronica, alterazioni neurocognitive e molti altri sintomi, come cefalea o sindrome del colon irritabile, che si stima colpisca circa due milioni di italiani (e molti pazienti non sono dentro questa statistica).

"Un modo per rendere 'visibile" una malattia misconosciuta"

La vicepresidente nazionale di Aisf Giusy Fabio commenta:

"La fibromialgia è etichettata come malattia invisibile, immaginaria, che non esiste. Noi abbiamo sempre cercato di accendere i riflettori su questa patologia e dal 2005 ci battiamo perché sia riconosciuta come malattia cronica invalidante e quindi inserita nei Livelli essenziali di assistenza. 'Il nostro dolore merita riposo' vuole essere anche un invito - alle istituzioni, ai vari stakeholder a chi si occupa di ricerca - affinché il dolore dei malati possa trovare riposo, affinché si studi per trovare una cura che ora non c'è. C'è ancora tanto da fare, anche perché è una malattia ostica, ed è difficile anche arrivare alla diagnosi, che è una diagnosi per esclusione: io stessa ho impiegato sette anni. Molto spesso tra l'altro la sindrome è concomitante a patologie reumatiche, infiammatorie, vascolari. Per questo, oltre a sensibilizzare, l'Aisf fa anche un lavoro di formazione per il personale sanitario. Nell'ultimo weekend abbiamo tenuto una tre giorni di formazione a Matera. Anche una semplice panchina è importante: a volte mi arrivano foto di pazienti seduti sulle panchine viola che abbiamo inaugurato in varie parti d'Italia con il messaggio 'Qui qualcuno mi sta riconoscendo'. Non risolve il problema della malattia, però è un segnale che vogliamo dare, è un modo per dire 'Noi esistiamo'.

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