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Intitolazione

Un giardino per Giorgio D'Ilario, giornalista e storico innamorato di Legnano

La città rende omaggio a una figura cardine della sua cultura.

Un giardino per Giorgio D'Ilario, giornalista e storico innamorato di Legnano
Attualità Legnano e Altomilanese, 21 Febbraio 2023 ore 16:16

Un’area verde in memoria di Giorgio D’Ilario a Legnano.

Un giardino per Giorgio D'Ilario

È quella tra via Guerciotti e viale Gorizia a Legnano, che da oggi, martedì 21 febbraio 2023, porta il nome del compianto giornalista spentosi a 85 anni esattamente sei anni fa. Abruzzese di nascita ma legnanese d’adozione, cittadino benemerito e cultore di storia locale, D'Ilario scrisse significativi libri sulla storia, le tradizioni e i personaggi della città del Carroccio, oltre che su importanti realtà cittadine. Nonostante le origini abruzzesi, ha coltivato la passione e lo studio dei dialetti lombardi e in particolare è autore del "Vocabolario del dialetto legnanese" edito nel 1991 e del "Dizionario legnanese" nel 2003, opere contenenti anche proverbi, detti e modi di dire dialettali. Promotore e sostenitore di tante iniziative e associazioni legnanesi, ha legato la sua storia anche al Palio di Legnano, partecipando a pubblicazioni del Comune e del Collegio dei capitani e curando testi che hanno accompagnato la sfilata storica. Numerosi i riconoscimenti ricevuti, tra i quali durante la cerimonia di intitolazione, andata in scena in mattinata, sono stati ricordati la nomina a commendatore della Repubblica italiana e tra quelli cittadini la benemerenza civica del Comune di Legnano "per l'impegno e la passione nel lavoro di ricerca e di studio come storiografo", la tessera d'oro straordinaria della famiglia Legnanese e il Premio San Magno.

Il ricordo della figlia Paola

"Un innamorato di Legnano, mai sazio - così lo ha ricordato la figlia Paola - Per lui c'era sempre qualcosa che meritava di essere approfondito, era curioso di tutto ed era una persona molto meticolosa nel verificare le notizie sia di cronaca che storiche. La sua però non era pignoleria fine a se stessa, ma amore della verità. Lavorava lieto, perché il suo lavoro per lui era una passione. Perdeva il senso del tempo e non guardava mai l'orologio e questo era il cruccio della mamma. I casi della vita hanno portato me e le mie sorelle a vivere altrove, ma ci sentiamo sempre orgogliosamente legnanesi grazie a papà".

Alla scopertura della targa erano presenti il sindaco Lorenzo Radice e l’ex sindaco Marco Turri, gli assessori Guido Bragato e Monica Berna Nasca, il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Franco Colombo (che nel 2021 aveva avanzato la richiesta di intitolare "una strada, una via, un giardino o un luogo di cultura" a D'Ilario, con l’obiettivo di "commemorare l’opera altamente meritoria di D’Ilario, un abruzzese che ha saputo radicarsi in città, diventando un legnanese esemplare", proposta poi approvata all'unanimità dal Parlamentino cittadino), Gianfranco Bononi per la Famiglia Legnanese e Pietro Cozzi per la Fondazione Famiglia Legnanese oltre alle autorità e a numerosi colleghi di D’Ilario della stampa.

 

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