Giuramento

Tra i quattro nuovi italiani anche un sacerdote

Tra i destinatari della cittadinanza anche don Gilbert Ombrosa, attivo da anni nell’ambito della Parrocchia San Vittore e tra i malati ricoverati all’ospedale di Rho

Tra i quattro nuovi italiani anche un sacerdote
Rho
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C'è anche un sacerdote originario delle Filippine tra le persone che questa mattina hanno giurato in Comune a Rho, ottenendo la cittadinanza italiana

Tra i nuovi italiani anche un sacerdote

Quattro persone hanno giurato questa mattina, giovedì 29 settembre, nel municipio di Rho davanti al vicesindaco e assessore alla Partecipazione Maria Rita Vergani, ottenendo la cittadinanza italiana al termine di un lungo iter. Tra loro anche un sacerdote originario delle Filippine, don Gilbert Ombrosa, che è attivo ormai da anni nell’ambito della Parrocchia San Vittore e tra i malati ricoverati all’ospedale cittadino.


Miriam Epifania Mendez Diaz 
e il marito Emilio Vargas Salvatierra, accompagnati dai figli, hanno giurato attorno alle 10.30. Sono nati in Bolivia e qui in Italia hanno trovato accoglienza e lavoro, prima a Milano e dal 2008 a Rho.

Vasyl Gavryshko è nato invece in Ucraina: è in Italia dal 2007, ma ha vissuto prima in Abruzzo e poi a Codogno e Casalpusterlengo, seguendo occasioni di lavoro. Da quattro anni vive a Rho.

Infine, don Gilbert, 36 anni, ben noto a tanti rhodensi per la sua attenzione e il suo sorriso rivolti a ogni singola persona.

Le parole dell'assessore

Tutti si sono detti felici per l’obiettivo raggiunto ed erano visibilmente emozionati.

“Vi accogliamo nella sala consigliare, il luogo in cui si prendono le decisioni per l’intera città – ha detto il vicesindaco Vergani – La procedura è semplice, si leggono gli atti, si giura e si firma. Noi, invece, riteniamo che sia l’occasione per un momento di conoscenza”.

 
In dono ogni nuovo cittadino italiano ha ricevuto una copia della Costituzione e una cartolina con informazioni sul Consiglio cittadino dei migranti. Dal vicensindaco l’invito a utilizzare questo strumento per valorizzare le rispettive culture di provenienza.

 

 

 

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