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Tornano i barbagianni, al Wwf raddoppiati gli esemplari rispetto allo scorso anno

Tornano i barbagianni, al Wwf raddoppiati gli esemplari rispetto allo scorso anno
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Tornano i barbagianni. I rapaci che sembravano sempre più aver abbandonato la nostra Pianura padana ormai troppo industrializzata e senza più cascine e casolari da sempre usati da questa specie per ripararsi, ora tornano in maggior numero.

All'oasi del Wwf di Vanzago raddoppiati rispetto allo scorso anno

All’oasi del Wwf di Vanzago sono addirittura raddoppiati rispetto allo scorso anno. Una notizia colta in modo positivo dai responsabili del centro. Uno di loro è Ciro Scafa, che spiega: «Quest'anno per noi il numero di ricoveri dei barbagianni è stato del tutto eccezionale perché rispetto a una media di due o tre individui degli anni passati quest'anno abbiamo avuto contemporaneamente addirittura cinque giovani barbagianni per un totale di 6 individui. Questa per noi è stata una grande novità e un segnale importante perché il barbagianni è una specie in forte declino, soprattutto nel territorio milanese, e i pochi ricoveri degli anni passati sono legati anche alla poca presenza della specie sul territorio».

Un animale che si riproduce nei vecchi casolari

Un numero significativo che segna una speranza per il Wwf di Vanzago, dove vedevano da più di vent’anni calare avvistamenti e ricoveri di barbagianni. Infatti il centro di Vanzago ha come principale attività quella di curare e restituire alla natura specie autoctone che vengono portate all’oasi perché trovate ferite o nel mezzo di aree urbanizzate, quando il loro habitat è un altro. Il declino della presenza dei barbagianni «è stato legato soprattutto ai cambiamenti del territorio - spiega Scafa -, perché il barbagianni è un animale che ha bisogno di ambienti agricoli, di campagna: è un animale che si è abituato nei secoli a riprodursi nei vecchi casolari, strutture che negli ultimi anni sono state ristrutturate dando altre funzioni e togliendo quindi spazio a questa specie».

La diminuzione degli anni scorsi dovuta anche ai pesticidi nel terreno

Altro fattore che incide molto sulla specie del barbagianni è la gestione delle zone agricole: «Quindi con l'utilizzo a volte eccessivo dei diserbanti e dei pesticidi che ovviamente vanno a intaccare il terreno, cosa che influisce su prede e predatori, quindi di conseguenza tutti i micro-mammiferi e insetti di cui poi il barbagianni si va ad alimentare. Questo è sicuramente uno dei fattori che ha portato a una drastica diminuzione della specie soprattutto sul territorio lombardo», conclude Scafa.

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