Successo per la Targa Libero Ferrario: quasi 120 ciclisti, trionfa Boscaro
Tra i punti di forza dalla manifestazione, la bella giornata di sole e la corsa decisamente combattuta e veloce. Il ricordo del presidentissimo Pippo Nebuloni, scomparso lo scorso anno

Ieri, domenica 3 settembre, si è svolta a Parabiago l’edizione numero 88 della corsa ciclistica conosciuta come Targa Libero Ferrario. La bella giornata di sole, la corsa decisamente combattuta e veloce (la media finale ha sfiorato i 49 chilometri orari), la buona partecipazione di pubblico e l’efficiente organizzazione della manifestazione sono elementi che hanno consentito di celebrare con grande decoro un avvenimento che, nella storia sportiva della Città di Parabiago, ha rappresentato qualcosa di unico per fascino e fierezza.
La targa in occasione del centenario della vittoria
Un’edizione straordinaria che ha coinciso con il centenario della storica vittoria di Zurigo dove Libero Ferrario mise in fila tutti sotto lo striscione dell’arrivo: era il 25 agosto del 1923 e i migliori dilettanti dell’epoca si contesero la maglia di campione del mondo in una prova lunga 180 chilometri ed avversata da una pioggia fastidiosa. Un significato particolare, dunque, quello assunto dalla manifestazione di ieri, che ha messo in primo piano l'impresa sportiva del campione parabiaghese, il primo ciclista italiano ad indossare la maglia e di questo primato la città di Parabiago ne è particolarmente orgogliosa.
Quasi 120 partecipanti alla targa
Centodiciassette gli iscritti alla corsa, centoundici i partenti effettivi: numeri che hanno premiato gli organizzatori dell’evento, ossia i dirigenti e i sostenitori del Gruppo Ciclistico Libero Ferrario, che da tempo si sono prodigati nella cura dei dettagli di questa competizione, inevitabilmente imposti dalla straordinarietà della ricorrenza. La corsa si è svolta su un percorso interamente pianeggiante che attraversa per quasi dieci chilometri l’abitato di Parabiago da ripetersi per quindici volte: all’arrivo i chilometri totalizzati dai corridori sono risultati 146.
ll resoconto della gara
Prima della gara organizzatori e atleti hanno osservato un minuto di silenzio per onorare i cinque lavoratori che hanno perso la vita alcuni giorni fa in prossimità della stazione ferroviaria di Brandizzo. Successivamente due starter di prestigio, ossia il presidente federale Cordiano Dagnoni e il sindaco Raffaele Cucchi hanno dato il là alla contesa. E che contesa. Da subito si è capito che in molti ambivano alla vittoria, cosicché numerosi sono stati i tentativi di evasione dal gruppo. Ma i fuggitivi non sono mai riusciti a superare i trenta secondi, ad esclusione della fuga che ha consentito a Lino Colosio della Arvedi Cycling di battere i quattro compagni di fuga in occasione del traguardo volante, dopo 98 chilometri, titolato a Banca Mediolanum. Nel riassorbire i cinque fuggitivi, il gruppo si è disunito cosicché in testa alla corsa si sono ritrovati una trentina di corridori che di buona lena si sono dati il cambio e per tale ragione non sono stati più raggiunti dagli altri. Del resto quasi tutti le squadre migliori erano rappresentate nel primo gruppo e ciò ha impedito di organizzare un’azione efficace e compatta nelle retrovie.
La volata finale
Il folto pubblico presente all’arrivo si è pertanto preparato a gustare la classica volata, sia pure a ranghi ridotti, e le aspettative non sono andate deluse grazie allo spunto prepotente di Davide Boscaro del Team Colpack Ballan. Alle sue spalle l’inglese Luis Moore del Wheelbase Team Riders (squadra appositamente arrivata dal Regno Unito) e Pier Elis Belletta di Biesse Carrera.
Il momento delle premiazioni: il ricordo di Pippo Nebuloni
Al momento delle premiazioni vi sono stati due momenti particolarmente significativi ed emozionanti: la consegna, al vincitore della corsa, della maglia celebrativa voluta dall’Amministrazione comunale della Città di Parabiago per onorare il grande Libero Ferrario (di fatto è l’imitazione moderna di quella indossata dal vincitore del “mondiale” di Zurigo) e l’intervento sul palco della signora Luigia, moglie dello storico Presidente del G.C. Libero Ferrario “Pippo” Nebuloni che, come tutti ricorderanno, è mancato alla fine dello scorso anno e alla cui memoria è stato dedicato il 1° Memorial.
I punti di forza dell'evento
La bella giornata di sole, la corsa decisamente combattuta e veloce (la media finale ha sfiorato i 49 chilometri orari), la buona partecipazione di pubblico e l’efficiente organizzazione della manifestazione sono elementi che hanno consentito di celebrare con grande decoro un avvenimento che, nella storia sportiva della Città di Parabiago, ha rappresentato qualcosa di unico per fascino e per fierezza.
La classifica
Ordine di arrivo (primi dieci tutti con lo stesso tempo)
1. Boscaro Davide (Team Colpack Ballan)
2. Moore Luis (Wheelbase Team Riders)
3. Belletta Pier Elis (Biesse Carrera)
4. Bagatin Christian (Sias Rime)
5. Dal cappello Omar (General Store Essegibi)
6. De Robertis Enrico (U.C. Pregnana Team Scout)
7. Gianello Daniel (Overall Tre Colli Cycling)
8. Gasparetto Gioele (Ciclistica Rostese)
9. Galli Niccolò (Arvedi Cycling)
10. Motta Alessandro (Biesse Carrera)