Emergenza sociale

Sempre più poveri nel bollatese: 170 famiglie con Reddito di cittadinanza

In arrivo, però, i fondi del Pnrr per fronteggiare la marginalità sociale.

Sempre più poveri nel bollatese: 170 famiglie con Reddito di cittadinanza
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Sempre più poveri nel bollatese: 170 famiglie con Reddito di cittadinanza. In arrivo, però, i fondi del Pnrr per fronteggiare la marginalità sociale.

Sempre più poveri nel bollatese

Proprio settimana scorsa hanno presentato il Piano sociale di zona di Comuni Insieme in occasione dell’arrivo dei Fondi del Piano nazione ripresa e resilienza. Si aspetta l’arrivo di 1 milione e 800mila euro da utilizzare in tre anni per i progetti sociali presentati da Comuni Insieme in collaborazione con Sercop di Rho.
Il bilancio sociale ha fatto emergere un triste primato del territorio: tra la zona di Bollate, Rho e Corsico si concentra il più alto tasso di povertà. "C’è il maggior numero di famiglie che chiedono e ottengono il Reddito di cittadinanza, siamo terzi tra i comuni che fanno parte della Città Metropolitana di Milano e settimi di Regione Lombardia", ha affermato Elena Meroni, la direttrice. Solo in città, nel 2021 sono state 170 le famiglie che hanno percepito il contributo.

Il nuovi poveri

E’ proprio sulla povertà che Comuni Insieme vuole maggiormente concentrarsi. Soprattutto per quanto riguarda la nuova categoria di indigenti: si tratta, soprattutto, di poveri silenziosi. Non chiedono aiuto, rimasti senza lavoro, senza casa e spesso anche isolati a livello famigliare: "E’ molto difficile intercettare queste persone - ha spiegato Meroni - C’è chi è da solo e che non ha un luogo stabile in cui dormire. La seconda categoria, invece, sono famiglie della “zona grigia”, che fino a qualche anno fa si mantenevano in piedi, magari con poco, ma che a causa di qualche episodio, tra cui crisi, perdita di lavoro o malattia, non è più in grado di andare avanti economicamente".
Il servizio di Comuni Insieme è ancora vittima di pregiudizi: "Noi vogliamo contrastare la marginalità di queste persone e fargli capire che non c’è niente di male nel chiedere aiuto".

I fondi del Pnrr

Con i fondi del Pnrr, però, si punta anche più in alto: l’obiettivo è quello di potenziare l’azione di housing sociale e di realizzare quella che è chiamata "Stazione di posta". "Di cosa si tratta? - continua la direttrice - Sarà un centro servizi per fronteggiare la grave marginalità. Verrà ristrutturato un edificio qui a Bollate, zona centro, vicino la stazione. Si svilupperà su più piani: saranno presenti degli appartamenti e degli operatori per fornire servizi di rete a chi ha necessità. Si potranno fare documenti, si darà assistenza e l’indirizzo della struttura potrà essere utilizzato come residenza fittizia". In questo modo, nessuno potrà rischiare di perdere i diritti basilari per un cittadino: il medico di base, la possibilità di esercitare il voto, di accedere alle prestazioni socio-assistenziali, l’identità.

Il commento di Luigi Boffi

La soddisfazione dell’Amministratore delegato Luigi Boffi per l’anno appena concluso è tangibile: "L’annualità 2021 è stata ancora fortemente condizionata dalla pandemia, specie nel primo semestre: il budget previsionale era stato improntato alla prudenza attendendosi un anno di stasi, mentre sono invece entrate nel Bilancio molte risorse straordinarie e sono stati potenziati alcuni trasferimenti dai livelli regionale e nazionale. Inoltre i Comuni hanno richiesto, in taluni casi, maggiori servizi per cui le attività di Comun Insieme sono molto cresciute: l’approvazione del Piano Sociale di Zona ci indica la prospettiva di lavoro del prossimo futuro e il Pnrr ci offre l’occasione di utilizza molte risorse per questi obiettivi. Abbiamo davanti molte nuove sfide e ci stiamo preparando adeguatamente ad affrontarle".

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