Sedici tonnellate di generi di prima necessità ai bisognosi
È il bilancio del primo anno di attività del Mercato solidale di Mazzafame a Legnano.

Sedici tonnellate di aiuti distribuiti ai bisognosi.
Sedici tonnellate di aiuti ai bisognosi dal Mercato solidale
È il bilancio del primo anno di attività del Mercato solidale di Mazzafame, un punto di distribuzione al dettaglio completamente gratuito, realizzato al fine di sostenere le famiglie vulnerabili attraverso l’aiuto alimentare per favorire il recupero della loro autonomia, ed entrato a far parte dalla rete degli Empori della solidarietà della Caritas Ambrosiana.
Un’iniziativa promossa da alcune realtà del territorio (le parrocchie Beato Cardinal Ferrari, Santi Martiri e San Paolo, i Centri di ascolto, la Caritas Ambrosiana, il Banco alimentare, le aziende donatrici e i Servizi sociali del territorio) che ha segnato il superamento della logica dei pacchi preconfezionati, inaugurando un modo nuovo di aiutare le famiglie soggette a povertà alimentare, che ora sono protagoniste della scelta dei prodotti, potendoli selezionare tra quelli allineati sugli scaffali del tendone di via delle Rose 23 come in un normale supermercato, e pagare attraverso una tessera punti a scalare che viene rilasciata alle famiglie su indicazione del Centro di ascolto Caritas che valuta caso per caso l’opportunità di questo aiuto per un periodo limitato di tempo (tre mesi, rinnovabili fino a un anno) e calibra l’ammontare dei punti in base alla composizione e alle condizioni socioeconomiche del nucleo.
A rendere possibile tutto questo è un gruppo di 18 volontari
Il Mercato funziona così: i volontari recuperano eccedenze, donazioni o acquisti, non solo di tipo alimentare, ma comprendenti anche prodotti per l’igiene della persona e della casa e materiale scolastico. Questi prodotti sono sistemati sugli scaffali allestiti sotto il tendone di via delle Rose 23, aperto per mezza giornata alla settimana. A rendere possibile tutto questo è un gruppo di 18 volontari: «Otto sono direttamente impegnati sul mercato, mentre gli altri collaborano per il recupero della merce dalla grande distribuzione, dalla rete del Banco alimentare o dalle aziende donatrici» spiega Giorgio Molla della Caritas della parrocchia del Beato Cardinal Ferrari.
Nel primo anno di attività, sono state aiutate 80/90 famiglie
«In questo primo anno abbiamo aiutato complessivamente 80/90 nuclei famigliari - prosegue Molla - Mediamente ne accogliamo 45 alla settimana, per un totale di 130/140 persone. La pandemia ha senz’altro moltiplicato le situazioni di bisogno. Il problema principale è la mancanza di lavoro: per questo cerchiamo di intervenire con un’azione combinata, affiancando all’aiuto per la spesa anche il sostegno necessario per rimettersi in gioco, grazie al Fondo Diamo lavoro che si propone appunto di facilitare l’incontro tra domanda e offerta di impiego e garantisce tirocini formativi che talvolta si concludono con l’assunzione. Il nostro obiettivo infatti è quello di sostenere le persone in un cammino che auspicabilmente sfoci in una riacquistata autonomia. Delle 250 famiglie che abbiamo seguito negli ultimi anni, purtroppo però c’è uno “zoccolo duro” di una ventina di nuclei famigliari che presentano una fragilità strutturale e che nonostante tutti gli aiuti non sono riuscite a uscire dalla condizione di indigenza e necessità».
Vuoi diventare volontario o effettuare una donazione?
Chi volesse dare una mano può rivolgersi alla segreteria parrocchiale chiamando lo 0331.457700 o il 371.1207105. Naturalmente, sono benvenute anche le donazioni.