Prima messa

Santo Stefano e Boffalora in festa per don Federico

Grande festa nei due paesi dell'ovest Milano lo scorso weekend per l'ordinazione sacerdotale di don Federico Valvassori

Santo Stefano e Boffalora in festa per don Federico
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È stato un weekend di festa per Santo Stefano Ticino, che dopo 39 anni ha celebrato l’ordinazione di don Federico Valvassori, prete novello classe 1994 originario di Boffalora sopra Ticino, che ha svolto il suo percorso verso il sacerdozio alla parrocchia di Santo Stefano Protomartire in Santo Stefano Ticino.

Santo Stefano e Boffalora in festa per don Federico

L’ordinazione presbiterale di don Federico e dei suoi sedici compagni di Messa si è svolta in Duomo lo scorso sabato. I preti novelli hanno poi celebrato per la prima volta la Messa nelle proprie parrocchie domenica.

Grandissima è stata l’emozione della comunità cattolica stefanese e dei parenti e amici di don Federico, che da anni lo accompagnano nel suo percorso e nella sua vita di tutti i giorni, dalla quotidianità in seminario fino ai viaggi in giro per l’Europa. L’intero paese è stato addobbato a festa per l’occasione, e un corteo festante ha accompagnato il sacerdote novello dall’Oratorio di Santo Stefano fino alla Chiesa dove ad attenderlo c’era un’assemblea gremita, con i suoi genitori in prima fila e visibilmente emozionati e orgogliosi.

Il percorso di fede

Don Federico ha raccontato il suo percorso di avvicinamento alla Fede cattolica, per molti versi differente da quello di altri:

«Mi sono convertito in età adulta, dopo l’adolescenza avevo perso la fede, e a riaccenderla è stata vedere don Cristian genoflettersi davanti all’altare; ho capito che ci credeva davvero, e ho iniziato ad interrogarmi. Ho seguito quella che è stata la Messa della conversione il 27 settembre 2015 a Santo Stefano. La mia Fede è rinata e la mia vocazione è maturata nell’ambito di questa parrocchia, dell’Oratorio e del gruppo chierichetti, quindi ho riconosciuto qui la mia appartenenza».

Grande l’emozione di don Cristian Pina, prevosto della Parrocchia di S. Stefano, che ha guidato don Federico nell’ingresso in seminario e in questi anni:

«È una grazia straordinaria, dacché sono passati 39 anni dall’ultima prima messa nella nostra parrocchia. Ci auguriamo che ci siano altre vocazioni di ragazzi e ragazze della comunità».

La vocazione

Ma cos’è la vocazione? Per don Federico

«È casa. Durante la prima Messa, nonostante la confusione della giornata ero certo al 100% che non ci fosse altro posto dove essere, anche se era la prima volta che facevo ogni cosa, tutto è venuto con naturalezza. La vocazione è Dio che mi indica il compimento della vita. È qualcosa di viscerale, di ben più profondo di un pensiero». Per seguire la sua vocazione, don Federico ha infatti stravolto la sua vita e la sua quotidianità, abbandonando la laurea in Medicina che stava perseguendo per entrare nel Seminario Arcivescovile di Milano: «È una spinta così forte e viscerale che senti che viene da qualcosa di profondo, e poi coinvolge la testa e il pensiero».

Il 20 giugno don Federico scoprirà la parrocchia alla quale sarà assegnato per i prossimi anni. Parlando del futuro che lo aspetta, il prete novello ha spiegato:

«La regione per cui sono entrato in Seminario sono i giovani e l’oratorio, dunque vorrei lavorare con l’oratorio e occuparmi della pastorale giovanile. I giovani hanno un livello di profondità diverso da quello degli adulti, e un grado di giocosità, di leggerezza che ti fa ricordare che ci sono cose importanti. L’ambito scolastico mi piace molto, quindi anche insegnare mi piacerebbe tanto». Durante l’anno scolastico appena concluso ha infatti tenuto la cattedra di Religione in diverse scuole elementari, e negli anni scorsi ha insegnato alle scuole medie.

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