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Santina va in pensione dopo quarant’anni come collaboratrice scolastica alla Leonardo da Vinci

La 67enne Santina Devoli, madre di due figli, si era trasferita in città dalla Calabria negli anni ‘80 per lavoro

Santina va in pensione dopo quarant’anni come collaboratrice scolastica alla Leonardo da Vinci
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Santina va in pensione dopo quarant’anni come collaboratrice scolastica alla Leonardo da Vinci di Arese: «Un saluto alla mia seconda, o forse prima casa: Ciao Leo! E concludo con il mio motto: “Non toccare! Grazie. Santina».

Santina va in pensione dopo quarant’anni come collaboratrice scolastica alla Leonardo da Vinci

Dopo 40 anni di lavoro alla scuola media Leonardo da Vinci la collaboratrice scolastica Santina Devoli è andata in pensione.
«Ho collaborato su tutta l’organizzazione della scuola e ciò ha implicato l’essere attiva, svelta, sempre disponibile ed avere riserbo del mondo della scuola, accogliere con il sorriso ragazzi, genitori, docenti e colleghi: io, da buona calabrese, cerco di apprendere tutto o quasi tutto».
La donna, 67 anni già compiuti, è originaria di Motta San Giovanni in Calabria e negli anni ‘80 si è trasferita ad Arese per lavoro e per amore. Il marito infatti, al tempo ancora fidanzato, si era trasferito ad Arese per lavorare all’Alfa Romeo, quindi quando alla donna si è palesata l’opportunità di lavorare «al Nord» non se l’è lasciata scappare e si è prontamente trasferita.
«Come ogni cambiamento, grande o piccolo che sia, all’inizio ero spaventava ma non mi sono mai scoraggiata e Arese e i suoi cittadini mi hanno accolta a braccia aperte - continua la collaboratrice scolastica - Adesso però sono giunta al termine della mia carriera, dopo 40 anni non è facile lasciare tutto ma è sono stati anni talmente belli che posso solo che essere contenta di tutto quanto. Tante emozioni, tante delusioni, tanto lavoro, tanta obbedienza e tanta amicizia. Tanto di tutto ma soprattutto tante cose belle e tante persone fantastiche».
Nel ricordare il suo lungo percorso in quella che è diventata per lei una seconda casa, e le persone che ha conosciuto, si commuove.
«Ho incontrate gente splendida ma un pensiero speciale lo rivolgo soprattutto ai miei cari ragazzi e ai loro genitori. Quante generazioni ho visto rincorrersi! Tanti di loro ora sono maestri alla primaria o professori alle medie».
Santina Devoli infatti ha conosciuto circa 360 ragazzi per ogni anno di lavoro, quindi oltre 14mila studenti. «Ricordo quasi tutti i “miei ragazzi”» ha detto la donna.
Ora Devoli si dedicherà alla fotografia, sua grande passione, e alla sua famiglia. E’ infatti sposata e ha due figlie ormai grandi.
«Non sono abituata a stare con le mani in mano, ma troverò di certo qualcosa da fare - dice ridendo la donna - Porterò sempre con me e nel mio cuore questi bellissimi anni di scuola. Spero che anche i miei colleghi, professori, dirigenti scolastici, studenti, genitori e chiunque mi abbia conosciuta possano avere un bel ricordo di me».
Prima che le forti emozioni prendessero il sopravvento sulla donna, Devoli ha voluto salutare un’ultima volta tutti: «Un saluto alla mia seconda, o forse prima casa: Ciao Leo! - ha concluso con un velo di tristezza ma tanta felice per gli anni passati - E concludo con il mio motto: “Non toccare! Grazie”».

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