Concorso

San Magno invita i bambini delle scuole a disegnare una corona per ricordare Barbara Costa

La Nobile contrada di Legnano celebra la memoria della castellana e offre agli alunni l'opportunità di esprimere la propria creatività.

San Magno invita i bambini delle scuole a disegnare una corona per ricordare Barbara Costa
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Un premio riservato agli alunni delle scuole dell'infanzia e primarie del territorio di contrada per ricordare Barbara Costa, castellana di San Magno negli anni 1992, 1993 e 1994, contradaiola appassionata, sempre vicina ai colori rossobiancorossi, scomparsa prematuramente nel luglio dello scorso anno.

San Magno dà il via la prima edizione del Premio Barbara Costa

L'iniziativa, nata per volontà della famiglia e realizzata in collaborazione con la Nobile contrada di Legnano, è stata presentata nella mattinata di oggi, venerdì 23 febbraio, giorno in cui Barbara Costa avrebbe compiuto 54 anni. A illustrarla, nel maniero di via Berchet, è stato il gran priore Marco Barlocco. Con lui la castellana Sofia Di Simplicio, il capitano Alessandro Zanovello, la gran dama Anna Lattuada De Angeli, lo scudiero Riccardo Vizzolini, il marito di Barbara Costa Daniele Bugatti, la sorella Mara Costa e la nipote Camilla. All'evento ha preso parte anche una rappresentanza delle scuole coinvolte: le educatrici Claudia Caldarozzi e Roberta Genoni della materna Monti Roveda e l'insegnante Anna Sartorelli della De Amicis (mentre Anna Nicolino, referente del progetto per la Don Milani, è stata trattenuta a scuola dalle iniziative della Settimana dell'intercultura).

Un concorso per le scuole materne ed elementari di contrada

La competizione si articola in tre sezioni: scuola materna, prima e seconda elementare e terza e quarta elementare (per la Don Milani saranno coinvolti anche gli alunni di quinta). Gli studenti sono chiamati a esprimere la propria creatività attraverso la realizzazione di un disegno raffigurante una corona. I disegni vanno consegnati entro il 18 aprile alla scuola di appartenenza e il prossimo 1 maggio, nel maniero di via Berchet, nell'ambito dei Manieri aperti, sarà esposta una selezione dei disegni. Alle 11.30 si terrà la cerimonia di premiazione. La giuria tecnica, composta da gran dama e castellana rossobiancorosse e dalla famiglia di Barbara Costa, selezionerà i finalisti.
I due autori finalisti di ogni categoria riceveranno un invito per tre persone alla Cena della vigilia del Palio. Inoltre, durante la cerimonia, saranno premiati e intervistati, "creando un momento significativo di condivisione e riconoscimento delle loro opere". L'artista partecipante più giovane nella sezione scuola materna riceverà un riconoscimento speciale. Inoltre la famiglia di Barbara Costa devolverà una donazione a ciascuna delle scuole partecipanti che consisterà in buoni acquisto da mille euro per le elementari e da 500 euro per la materna.

Dalla Nobile spiegano:

"Il Premio Barbara Costa non solo celebra la memoria della castellana ma offre anche un'opportunità unica per la comunità scolastica di esprimere la propria creatività e ricevere riconoscimento in un contesto di prestigio legato alla storia della Nobile contrada San Magno".

Barlocco: "Barbara, 'la' castellana, credeva molto nei giovani"

Il gran priore Marco Barlocco ha così illustrato l'iniziativa:

"Il Premio Barbara Costa nasce per volontà della famiglia. Noi non abbiamo fatto altro che accogliere il loro desiderio, condividerlo e portarlo avanti. E' stato il primo progetto che ho presentato da gran priore in Consiglio e ne sono molto onorato. Perché questo progetto dedicato ai bambini? Perché Barbara, da castellana - e per me lei è sempre stata "la" castellana - credeva molto nei giovani. Con Vittoria Grassini, che è stata castellana prima di lei, abbiamo cominciato le prime cene dei giovani, poi con Barbara questo percorso è cresciuto molto. Quindi l'idea di accostare un concorso che si rivolge ai bambini delle scuole materne ed elementari al ricordo di Barbara è secondo me il modo migliore per continuare a far vivere la sua memoria. Legare il concorso alla corona ci permette di abbinare il ricordo di Barbara a quello di suo papà Mariolino Costa, che è stato la persona che ha trasmesso a Barbara la grande passione con cui poi lei è riuscita a contagiare tantissimi di noi. Io sono uno dei giovani cresciuti con Barbara castellana. Tutti gli altri sono persone che ancora oggi sono presenti in contrada, e a turno tutti hanno rivestito cariche. Per questo dico grazie a Daniele e Mara, marito e sorella di Barbara, i quali ci hanno sottoposto questo progetto che spero vivamente coinvolga il maggior numero di bambini".

Mara Costa: "Questa corona è un gioiello pieno di amore"

La sorella di Barbara Mara Costa ha dichiarato:

"Ringrazio la contrada, che è davvero la seconda famiglia di Barbara, perché ci ha supportato tantissimo in questo progetto. La corona è stata creata proprio per mia sorella (dall'orafo Macchi Aurelio di Gallarate, ndr), è stato mio papà che ha voluto assolutamente donarla alla contrada. Barbara l'ha portata la prima volta nel 1992 e poi nel 1993 ha vinto indossandola. E da lì tutte le castellane che si sono avvicendate l'hanno portata e sono sicura che quest'anno anche la nostra Sofia la porterà con molto orgoglio. Barbara ci teneva proprio tanto a questo gioiello e in un'intervista del 2020 per il progetto del libro delle corone, che ho riascoltato proprio ieri sera, ha detto una frase bellissima: spiegava di averla portata con orgoglio, di essere felice che la portassero tutte le castellane della contrada e di sperare che un giorno anche sua nipote Camilla potesse indossarla, anzi le augurava di farlo e di poter vincere come lei. Vedere questa corona è meraviglioso, perché ha un passato ricco e sono certa che avrà un futuro di amore per la famiglia, per i colori della contrada e per tutte le grandi castellane che si sono susseguite. E' un gioiello pieno di amore".

Anna Lattuada: "Indossarla è veramente un'emozione grande"

La gran dama Anna Lattuada De Angeli ha aggiunto:

"Se posso permettermi, io che l'ho portata devo dire che l'emozione di sapere che l'avevano indossata tante altre castellane, tra cui Barbara, che per noi è sempre stata 'la' castellana, è stata veramente grande. Un'emozione che quest'anno toccherà a Sofia. Quando te la metti ed esci da qua... - mi vengono la pelle d'oca e anche un po' le lacrime - è veramente tanta roba".

Le classi visiteranno anche il maniero e vi pranzeranno

Il coinvolgimento delle scuole prevede anche visite in maniero. A spiegarlo è ancora il gran maestro Marco Barlocco:

"Venerdì 1 marzo le prime e le seconde elementari della primaria De Amicis verranno in gita in via Berchet, si fermeranno a pranzo e visiteranno la sala d'armi e la sala consiglio presentando loro la storia della contrada. Generalmente rimangono molto affascinati dalla spada del capitano e dalla corona della castellana. Quel giorno la reggenza con una coppia dama-cavaliere li riaccompagnerà a scuola perché incontreremo le quinte elementari con il progetto del Collegio dei capitani (per diffondere la conoscenza del Palio tra le scuole il Collegio dei capitani ha infatti promosso un concorso che coinvolgerà tutte le classi quinti delle primarie della città: gli alunni sono invitati a realizzare disegni a tema e i migliori saranno esposti in occasione dei Manieri aperti, ndr). Venerdì 8 marzo toccherà alla prima e alla seconda elementare della Don Milani. Il 15 marzo infine alla classe blu della materna Monti Roveda".

 

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