Rinasce l'ex casa del custode comunale: inaugurate le nuove residenze per Carabinieri
Ristrutturato con un intervento di 55mila euro, l'immobile rientra nel piano generale di potenziamento della sicurezza e la presenza dell’Arma sul territorio

Casa dolce casa, è il caso di dirlo, per i Carabinieri di Magenta. Nella mattinata di venerdì, l’Amministrazione comunale ha infatti presentato la nuova residenza che ospiterà gli uomini dell'Arma in forza in città. Uno spazio ricavato dall'ex casa del custode del Comune che si trova alle spalle del palazzo municipale, affacciato sul cortile del liceo Quasimodo.
Inaugurate le nuove residenze per Carabinieri
Un intervento, spiegano dal Comune, volto a potenziare la sicurezza e la presenza dell’Arma sul territorio. Alla presenza di autorità civili, religiose e militari, associazioni, stampa e cittadini, il Sindaco Luca Del Gobbo ha illustrato le azioni intraprese per sostenere concretamente le forze dell’ordine:
"La nostra città, parte integrante dell’area milanese, si confronta quotidianamente con le sfide legate alla sicurezza e alla qualità della convivenza civile. Di fronte a queste sfide, le istituzioni devono essere vicine ai cittadini e alle forze dell’ordine», ha dichiarato il Sindaco. In particolare, a Magenta i Carabinieri rappresentano un fondamentale presidio operativo. Per questo motivo, l’Amministrazione ha deciso di destinare un edificio comunale, l’ex casa del custode, all’Arma".
"Questa è la dimostrazione concreta di un gioco di squadra tra istituzioni. Ricordo, poco dopo il mio insediamento, la visita alla stazione di Magenta con il comandante Massimo Simone: emerse subito la criticità legata alla carenza di posti letto, condizione che ostacolava l’arrivo di nuovi giovani Carabinieri. Grazie alla sensibilità dell’Amministrazione comunale, che si è fatta carico di trovare una soluzione, oggi possiamo accogliere questi ragazzi in una struttura dignitosa, che per noi non è solo una caserma, ma è una vera casa per chi vive lontano dalla propria famiglia. Si tratta del primo progetto pilota questo in Provincia di Milano cui ne seguiranno altri, prendendo Magenta come esempio".