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Rifiuti abbandonati in strada: tolleranza zero da parte del Comune

La Polizia Locale inoltre si è occupata della rimozione dei veicoli abbandonati, provvedendo negli ultimi mesi a rimuovere cinque auto

Rifiuti abbandonati in strada: tolleranza zero da parte del Comune
Rho
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Il Comune di Settimo Milanese ha deciso di dire stop agli scarichi abusivi di rifiuti sia lungo le strade e in luoghi pubblici che nell'area private e agricole.

Stop ai rifiuti abbandonati

Lo scarico di rifiuti nel territorio è una delle attività che creano più fastidio alla popolazione, degrado del
decoro urbano, danno all’ambiente; per questo motivo contrastare le discariche abusive è uno degli
obiettivi dell’Amministrazione Comunale.

“Nelle ultime settimane sono stati rilevati quattro scarichi abusivi - spiega il Sindaco, Angelo Bosani - e grazie al lavoro della Polizia Locale è stato possibile risalire ai responsabili; si tratta di scarichi nelle zone periferiche: in via Belisario, nella zona della stazione, lungo la provinciale per Cornaredo. Nei due casi rilevati per primi sono già state emesse le sanzioni previste, negli altri due casi il Comune sta procedendo in questi giorni.”

Rimosse anche cinque auto abbandonate

La Polizia Locale inoltre si è occupata della rimozione dei veicoli abbandonati, provvedendo negli ultimi
mesi a rimuovere cinque auto. Questa attività viene svolta senza costi per la comunità, attribuendo l’onere ai proprietari dei veicoli o, qualora non fosse possibile, agendo grazie ad accordi di collaborazione con i demolitori.

“Sono in corso controlli sull’utilizzo improprio delle aree industriali e agricole private” prosegue l’Assessore all’Ecologia, Roberto Gadda “l’abbandono di rifiuti infatti non riguarda solo lo spazio pubblico, ma anche aree di proprietà privata usate in maniera scorretta e causando potenziali danni all’ambiente.”

Evitare lavoratori in nero e non affidabili

Gli scarichi di maggior entità sono spesso frutto di sgomberi di abitazioni, mobili o elettrodomestici;
affidare questo lavoro a persone che lavorano in nero o imprese di dubbia professionalità crea un grave
danno all’ambiente e alla collettività e spesso anche a chi ne è responsabile, dato che il controllo e le
sanzioni sono frequenti e nei casi più gravi vengono coinvolti anche gli Enti superiori preposti alla
sorveglianza, trattandosi di potenziali reati di natura ambientale.

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