SGUARDO SULL'AMBIENTE

Raccolta differenziata, Casorezzo fa il record

"Il dato raggiunto è pari al 92%" commenta con soddisfazione il sindaco Pierluca Oldani

Raccolta differenziata, Casorezzo fa il record
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Il sindaco di Casorezzo Pier Luca Oldani porta in evidenza il tema della raccolta differenziata, che ha raggiunto una cifra ragguardevole nel suo paese: il 92%.

Il comportamento virtuoso degli abitanti di Casorezzo

Lo stesso Oldani nei giorni scorsi aveva compiuto un'analisi a tutto campo sulla situazione della gestione dei rifiuti sotto il cielo di Casorezzo. Ed ora l'attenzione del primo cittadino si sofferma dunque sul fatto che «l'indifferenziato, con l'introduzione delle mastelle avvenuta nel 2016, avrebbe dovuto essere abbattuto in modo considerevole ma non lo è stato. Il meccanismo avrebbe dovuto essere il seguente: garantire un numero minimo di vuotature delle mastelle per ogni utenza e fare negare un surplus a chi esponeva un numero maggiore di volte. Il controllo viene svolto proprio attraverso il chip installato sulle mastelle».  Ma i cittadini di Casorezzo, nel periodo sperimentale in cui la soluzione è stata adottata, si erano mostrati virtuosi, tanto che, ricorda sempre Oldani, «oltre l'82% dei cittadini ha esposto la mastella per un numero di volte inferiore a quello minimo annuale previsto. Giocoforza costi totali e, a cascata, quelli pro capite, sono diminuiti».

Le analisi degli anni precedenti

Un'analisi dalla quale è emerso che nel biennio 2020/2021 i dati sull'indifferenziato sono andati in fase di decollo. Il lockdown e il conseguente obbligo di tenere in naftalina l’indifferenziata, stante anche l'impossibilità di spostarsi, avevano generato l'effetto ascensore verso l'alto».  Quest'anno, prosegue quindi Oldani «ho dato per scontato che il meccanismo tornasse a funzionare senza pensare al fatto che, nel frattempo, era cambiata l'azienda che si occupava della raccolta e che era necessario regolarlo definitivamente».

"Ora l'obiettivo è mitigare gli effetti degli aumenti"

Infine Oldani ha annunciato di aver avviato un'interlocuzione con una nuova azienda per la sopravvivenza del vecchio sistema che aveva dato precedenti risultati. «L'intento è di mitigare gli incrementi delle tariffe dovuti all'aumento dei costi di smaltimento e al metodo di calcolo di Arera, che al momento non premia i comuni virtuosi».

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