Rabbia dei negozianti per il prolungamento della pista ciclabile

Polemici i commercianti di via Marconi: "Dall'amministrazione alla nostra associazione tutti ci hanno lasciato soli"

Rabbia dei negozianti per il prolungamento della pista ciclabile
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La nuova pista ciclabile collegherà piazza Don Minzoni e via Marconi con il Pasquè

Operai al lavoro per il prolungamento della pista ciclabile

Lunedì mattina, quando hanno riaperto le loro attività dopo il fine settimana, si sono trovati davanti ai loro negozi, di via Marconi, una squadra di operai che ha iniziato a «cancellare» posteggi, togliere tavolini, per quanto riguarda il bar, e scavare in mezzo alla strada. Motivo? Realizzare il prolungamento della pista ciclabile che da via Pace arriverà in Pasqué «Siamo rimasti a bocca aperta, come sempre nessuno ci ha avvisato della cosa - affermano i negozianti di via Marconi - In pochi minuti sono stati cancellati 5 posti auto e un posto per il carico e scarico della merce.

Il prolungamento della pista ciclabile votato dal Bilancio Partecipativo

E’ stato tolto lo spazio che il bar utilizzava per mettere i tavolini all’esterno, tutto questo sotto silenzio, senza nessun rappresentante del Comune che ci spiegasse cosa stava succedendo». I negozianti di via Marconi contestano la decisione presa dall’amministrazione comunale. Decisione arrivata grazie al bilancio partecipativo che ha visto circa 400 persone votare il progetto di allungamento della pista ciclabile da Mazzo fino al Pasquè. «Un progetto che ha come obiettivo quello di far chiudere i negozi - affermano i commercianti di via Marconi - La dimostrazione l’abbiamo già avuta con la pasticceria situata all’angolo con via Corridoni.

"La pista ciclabile farà diminuire le nostre entrate"

Da quando è stata realizzata la pista ciclabile i clienti sono diminuiti fino a quando il proprietario è stato costretto a chiudere i battenti. Noi nel giro di poco con questa pista ciclabile davanti ai negozi saremo messi in difficoltà». Negozianti di via Marconi che puntano il dito anche contro l’associazione dei commercianti. «Non solo nessun rappresentante del Comune si è degnato di fare un sopralluogo per informarci di quello che stava succedendo.

Lasciati soli dal Comune e dalla nostra associazione

Anche i nostri colleghi dell’associazione non si sono fatti sentire. Basta che funzionino le cose nel centro storico e loro sono contenti. Ma i commercianti esistono anche nelle vie limitrofe del centro e nelle frazioni. L’Ascom dovrebbe ricordarsi anche di questo».  Negozianti che contestano il progetto della pista ciclabile, «Non capiamo perché davanti ai nostri negozi sarà fatto un cordolo di protezione mentre dall’incrocio di vicolo De Rocchi verso il Pasqué saranno fatte solamente le linee orizzontali. Ci piacerebbe che qualcuno ci spiegasse la differenza»

"Spreco di soldi, i posteggi erano appena stati rifatti e ora sono stati distrutti"

Negozianti che denunciano anche lo spreco di soldi dei cittadini. «Mentre noi non sapevamo nulla di questo intervento sicuramente in Comune ne erano al corrente. Nonostante questo la scorsa settimana sono stati ridisegnati i posteggi e il carico e scarico.Vernice e ore di lavoro degli operai buttate al vento. Tanto a pagare sono sempre i cittadini. Tanto a pagare siamo sempre noi negozianti che, grazie a questo nuova pista ciclabile voluta da 400 persone, su una città di 50mila abitanti, saremo messi in grave difficoltà. E adesso, vengano a chiederci i voti per le prossime elezioni».

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