Quattro bambini del territorio protagonisti al Teatro Carcano di Milano
Saliranno sul prestigioso palco milanese per il musical "A Christmas Carol" tratto dall'opera di Charles Dickens. Due abitano a Castano Primo, una a Magnago e una a Turbigo.

Da sinistra Matilda Filippini, Camilla Luviè, Dario Pustorino e Marta Iotti
Sarà il Teatro Carcano di Milano ad una settimana esatta dal Santo Natale, in particolare nei due appuntamenti in scaletta per il 18 dicembre prossimo - ossia quello delle 15 e delle 18 - ad ospitare tutto l'orgoglio della Fenice Spettacolo durante l'intramontabile musical «A Christmas Carol» (Canto di Natale tratto dall’opera di Charles Dickens, ndr).
I bambini protagonisti del musical
Matilda Filippini, 11 anni, vive a Castano Primo. Marta Iotti, stessa età, di Magnago. E poi Camilla Luvié che ha 10 anni ed è di Turbigo. Insieme a loro Dario Pustorino, 11 anni di Castano. Li vedremo sul palco del prestigioso teatro meneghino dove si renderanno protagonisti di una serie di comparse. I bambini scelti per interpretare l'opera di Dickens che ha come tema di fondo il Santo Natale e protagonista Scrooge, il quale impersona l'uomo della finanza che si converte ad uno stile di vita più sobrio e solidale, solo dopo aver visto questa festività secondo tre punti di osservazione: passato, presente e futuro della sua vita e di come sarebbe diventata se non avesse compreso la necessità di realizzare un cambio di passo. Anche l'inerzia è un elemento presente, in quanto lui non può che assistere alle tre versioni della vita che ha vissuto fino a quel momento e di quella che sarebbe potuta scaturire in seguito, senza un ripensamento complessivo e senza, soprattutto, la magia del Natale.
I preparativi
Matilda, Marta, Camilla e Dario sono già in fibrillazione. Non è da meno la loro insegnante, Viola Zanotti, che può considerarsi come l'artefice di questo importantissimo banco di prova.
Un'occasione da mille e una notte che, pertanto, non va sprecata.
«Un'avventura cominciata a inizio settembre, quando è uscito il bando che annunciava la ricerca di bambini idonei a interpretare questo spettacolo. Da lì abbiamo avviato il consueto iter dei provini. Ho raccomandato ai bambini di non nutrire troppe aspettative rispetto all'esito delle selezioni, anche se devo dire che loro si sono impegnati in maniera lodevole. E così siamo stati a Torino, tra prove di canto e recitazione. Ho spiegato loro come funzionassero le audizioni. Poi è arrivato il verdetto: la giuria, che cercava bambini particolarmente "svegli", abili e veloci ha scelto di dare il via libera proprio ai bambini che frequentano l'associazione teatrale nata nel 2019 a Castano».
Gli stessi interpreteranno i bambini del popolo, in scene corali che si svolgeranno in una piazza. Apriranno regali e vivranno di fatto la quotidianità. Dovranno realizzare, in particolare, cambi repentini, rapportarsi coi più grandi, quindi tenere bene a mente la parte.
Ma intanto c'è gran fermento per la buona riuscita delle prove.
Infatti, spiega Zanotti, «per ottimizzare gli spostamenti siamo riusciti ad ottenere la possibilità di svolgere le prove in teatro la mattina. Manca poco più di un mese al grande giorno, ma l'attesa è palpabile e le cose da memorizzare sono davvero tante».
Lo staff della Fenice
Sale anche l’adrenalina per Marco Filippini, una delle menti della scuola di teatro che parla anche da papà:
«Siamo davvero entusiasti di questa importante opportunità che è stata riconosciuta ai nostri figli. Il musical con cui sono chiamati a confrontarsi domina ormai il cartellone invernale da diversi anni. E' una garanzia per tutti coloro che frequentano abitualmente le sale. Una tradizione che a Natale è in grado di riaccendere sempre gli entusiasmi e creare le giusta atmosfera. Una storia sempre attuale che ha trovato nuova linfa, a mio avviso, grazie al film omonimo interpretato da Jim Carrey».
La filosofia della scuola
Un sogno che diventa realtà dunque per gli allievi che frequentano la scuola castanese da un paio d'anni. Ma questa volta a giocare un ruolo decisivo, sempre a detta dell'insegnante, è stato un unico ingrediente:
«La Fenice è una scuola dove è possibile misurarsi con diverse arti, come danza e musica. Ma i nostri ragazzi hanno deciso di spingersi oltre a provare l'esperienza del musical. Mi sono assicurata che il corso offrisse una preparazione all'altezza. Danza, canto e teatro rappresentano il comune denominatore quando si parla del bagaglio dei nostri ragazzi. Tutti elementi che, se ben assemblati, consentono di approdare nel mondo del musical, cosa dai genitori viene molto apprezzata visto che i bambini hanno la possibilità di formarsi presso un'unica realtà, dove poter crescere e stare insieme».
Nel frattempo stanno per essere stampate diverse cartoline che ritraggono i protagonisti del musical, i quali avranno modo di firmare autografi, imitando le grandi star del cinema e dello spettacolo.
Mattia Ferrara