Quadri rubati in municipio, Corbetta chiede la restituzione

Le due serigrafie dell'artista Aligi Sassu trafugate dal municipio nell'estate del 2000 potrebbero presto tornare in città

Quadri rubati in municipio, Corbetta chiede la restituzione
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Potrebbero presto e finalmente tornare a casa dopo circa 23 anni le due serigrafie dell’artista Aligi Sassu rubate nel 2000 al Comune di Corbetta. Una notizia straordinaria che va a sanare una grave ferita per la comunità corbettese aperta quasi da un quarto di secolo.

Quadri rubati in municipio, Corbetta chiede la restituzione

A renderlo noto è stato il sindaco Marco Ballarini che nella giornata di mercoledì si è recato al Palazzo di Giustizia di Teramo, dove il Comune di Corbetta si è costituito parte offesa nel procedimento aperto al tribunale abruzzese. Obiettivo dell’Amministrazione è confermare la proprietà delle opere d’arte e ottenere la restituzione dei due capolavori.

«Mercoledì sono stato a Teramo per presenziare e rappresentare il Comune di Corbetta in un'importante udienza presso il Tribunale - ha affermato - A distanza di 23 anni dal furto siamo stati in contatto con i Carabinieri di Giulianova e, grazie al fondamentale e meticoloso lavoro portato avanti dal nostro avvocato dell’Ufficio Legale del Comune ci siamo costituiti parte offesa per richiedere la restituzione dei beni che ci hanno sottratto. Ora stiamo per riportare a casa "I Ciclisti" e "Battaglia di Tre Cavalieri": non vedo l'ora di ri-appendere in Municipio le opere d'arte dei Cittadini di Corbetta».

Il furto nell'estate del 2000

Il Comune è infatti rimasto orfano di questi due importanti quadri dal 2 agosto 2000. Un colpo che sin dal primo istante era sembrato essere stato a colpo sicuro. Con la morte di Sassu, datata 17 luglio dello stesso anno, i provetti Arsenio Lupin hanno probabilmente pensato che il valore delle opere sarebbe potuto presto lievitare. Una riflessione fatta anche dagli stessi nostri colleghi nell’agosto del 2000, come riportato nell’articolo pubblicato dal nostro settimanale Settegiorni successivo al furto.

«Ladri amanti dei quadri o forse solo abili speculatori nel mercato dell’arte, fatto sta che le due opere sono state portate via con una certa facilità - si legge nell’articolo - La via d’ingresso è stata la finestra sul corridoio appena fuori dall’ufficio del sindaco. Facile arrampicarsi sulla grondaia, spaccare il vetro e aprire la finestra. E altrettanto facile poi far calare le tele con una corda. Ora l’unico ricordo, un po’ triste, delle due serigrafie sono gli aloni rimasti sul muro e la fotocopia di una delle due opere».

L'articolo di Settegiorni dell'agosto 2000 che raccontava quanto accaduto
L'articolo di Settegiorni dell'agosto 2000 che raccontava quanto accaduto

Quel ricordo triste dell’alone bianco lasciato dallo spettro dei quadri mancanti, divenuto ormai uno sbiadito ricordo, potrebbe quindi presto trasformarsi in una densa e colorata realtà, riaccogliendo così le due serigrafie dai toni sgargianti del maestro Sassu.

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