Premiati i vincitori del "Premio Poesia Città di Legnano"
Il concorso, intitolato a Giuseppe Tirinnanzi, è andato in scena nel pomeriggio di ieri, sabato 19 novembre

Grande festa per la 40esima edizione del Premio di Poesia Città di Legnano Giuseppe Tirinnanzi, andato in scena nel pomeriggio di ieri, sabato 19 novembre all'interno del Teatro Tirinnanzi.
Premiati i vincitori del "Premio Poesia Città di Legnano"
A trionfare nel concorso è stata Nadia Agustoni. “Grazie a tutti”: con queste semplici parole di ringraziamento ha discretamente ringraziato il pubblico e coloro che organizzano il premio (la Fondazione Tirinnanzi, la Famiglia Legnanese e l’Amministrazione comunale di Legnano). Fiumi di parole scritte, ma solo tre semplici parole dette, fra l’emozione generale, per ringraziare tutti.
Lo storico Premio ha visto sul palco la presenza dei tre finalisti - Nadia Agustoni, con “La casa è nera”; Gabriel Del Sarto, con “Tenere insieme”; ed Emanuele Franceschetti, con “Testimoni” - selezionati tra le 189 opere pervenute dalla giuria composta dal presidente Franco Buffoni e da Uberto Motta e Fabio Pusterla. Per la selezione dialetto è stato premiato Luigi Balocchi per lo scritto “Coeur scorbatt”. Il premio alla carriera è andato alla scrittrice Dacia Maraini, figura di assoluta grandezza nel panorama della letteratura italiana contemporanea.
I vari interventi
Sul palcoscenico, il presidente della giuria Buffoni ha diretto l’evento nel corso delle oltre due ore della sua durata, presentando i finalisti, i vincitori del premio in dialetto e alla carriera e chi del premio è organizzatore, momenti inframmezzati da intermezzi musicali al pianoforte a cura del Maestro Toia.
“Io dico che come legnanesi dobbiamo essere molto orgogliosi di avere questo premio, ricordando che questo non è un premio solo per chi lo vince, ma è un premio per tutta la città di Legnano - ha esordito il sindaco Lorenzo Radice nel suo intervento – E’ un’eccellenza italiana e come legnanesi ne dobbiamo essere orgogliosi, e invito tutti voi presenti a prendersi l’impegno perché l’anno prossimo questa sala sia ancora più piena, perché dobbiamo dare più spazio alla poesia”.
Sul palco è poi salito il presidente della Famiglia Legnanese Gianfranco Bononi: “In questi quarant’anni la società è cambiata, è cambiato il lavoro, ed è cambiato anche il modo di fare poesia. Ma anche il premio è cambiato, è cresciuto e si è trasformato: da un’iniziativa nata fra amici in un punto di riferimento nazionale per i poeti contemporanei, qui oggi abbiamo la scrittrice Dacia Maraini”.
A queste parole il pubblico ha rivolto un grande applauso alla scrittrice che durante il suo intervento ha dichiarato: “Io sono una narratrice, però ci sono ogni tanto delle cose che possono essere dette solo in poesia. Perché nella poesia c’è dentro il ritmo, perché quando tu senti che una determinata cosa la puoi dire solo in quel modo lì, è così”.
Questo premio, ispirato dai fondatori al poeta a cui è dedicato, Giuseppe Tirinnanzi, è nato non solo per ricordare il poeta ma per promuovere la poesia.

Premio di poesia Giuseppe Tirinnanzi: ecco finalisti e vincitori
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