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Posticipata l'accensione dei caloriferi

Garantito il riscaldamento per asili nido, scuole dell'infanzia, Gallazzi Vismara e altri edifici definiti nell'ordinanza.

Posticipata l'accensione dei caloriferi
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Le alte temperature registrate in questi giorni, insolite per la stagione, unite all'esigenza di ridurre i consumi, hanno motivato alcuni comuni del rhodense e bollatese, così come la maggior parte dei Comuni di Città metropolitana, a posticipare l'accensione degli impianti di riscaldamento.

Posticipata l'accensione dei caloriferi

Diversi sindaci del territorio hanno firmato l'ordinanza per la riduzione del periodo di esercizio degli impianti termici a combustione a uso riscaldamento posticipandone l'accensione al 29 ottobre 2022.
Il provvedimento è in continuità con il piano nazionale di contenimento dei consumi di gas (DL Cingolani), che prevede, al fine dell'abbattimento dei consumi di gas naturale, l'introduzione di limiti di temperatura, di ore giornaliere di accensione e di durata del periodo di riscaldamento.

Zona climatica E

Le città del rhodense e bollatese, infatti, sono inserite nella zona climatica E dell’art. 4 del DPR n. 74 del 2013: questo comporta un orario massimo di funzionamento pari a 14 ore giornaliere tra il 15 ottobre e il 15 aprile. Ai Sindaci, a fronte di comprovate esigenze, è conferito il potere di aumentare o diminuire i periodi annuali di esercizio e la durata giornaliera di accensione degli impianti termici, nonché di stabilire riduzioni di temperatura ambiente massima consentita.

Attenzione delle amministrazioni per la qualità dell'aria

L'ordinanza rafforza anche l'attenzione delle amministrazioni per la tutela e la qualità dell'aria respirata da cittadini e cittadine, visto che gli impianti termici a uso civile costituiscono una rilevante, anche se non la principale, fonte di emissioni elementi di inquinanti atmosferici e e i valori di Pm10 in queste settimane risultano già particolarmente alti.

Deroghe

L’ordinanza non si applica agli edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura, nonché alle strutture protette per l'assistenza e il recupero di soggetti affidati a servizi sociali pubblici; agli edifici adibiti a scuole materne e asili nido; agli edifici adibiti a piscine, saune e assimilabili; agli edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali e assimilabili, nei casi in cui ostino esigenze tecnologiche o di produzione.

I sindaci che hanno firmato l'ordinanzna

I Comuni che hanno aderito a questo slittamento sono: Arese, Michela Palestra, Baranzate, Luca Elia, Bollate, Francesco Vassallo, Cornaredo, Yuri Santagostino, Garbagnate Milanese, Davide Barletta, Lainate, Andrea Tagliaferro, Novate Milanese, Daniela Maldini, Pero, Mariarosa Belotti, Pogliano Milanese, Carmine Lavanga, Pregnana Milanese, Angelo Bosani, Rho, Andrea Orlandi, Settimo Milanese, Sara Santagostino, Solaro, Nilde Moretti, Vanzago, Guido Sangiovanni.

Senago e Cesate

Ad ora tra le città che ancora non hanno comunicato lo slittamento c'è Senago e Cesate: il sindaco Magda Beretta, infatti, ha affermato che l'argomento sarà oggetto di discussione nei prossimi giorni. Per ora, l'accensione dei caloriferi rimane fissata per il 22 ottobre. Lo stesso vale per il Comune di Cesate.

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