Le iniziative

Piantumato a Ossona «L'Albero della Memoria»

La vice sindaco: «La memoria non è un atto del passato, ma un impegno quotidiano verso il futuro per la costruzione di un mondo di pace, giustizia e umanità»

Piantumato a Ossona «L'Albero della Memoria»
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Continuano a Ossona le iniziative commemorative programmate dall’Amministrazione comunale in occasione della Giornata della memoria. Fino al 31 gennaio è allestita nell’Auditoroum una mostra fotografica dedicata al campo di concentramento di Auschwitz, iniziativa realizzata in collaborazione con l'associazione «Foto in fuga - Fotoclub» di Inveruno. Nei giorni scorsi le classi quarte e quinte della scuola primaria e tutte le classi della scuola secondaria di primo grado sono state in visita alla mostra, mentre venerdì 31 gennaio alle 10 i ragazzi delle classi terze della scuola secondaria effettueranno la visita guidata della mostra fotografica e avranno la possibilità di visionare un filmato a cura dell'associazione «Foto in fuga».

L'Albero della memoria

Un momento particolarmente significativo è stato, nella mattina di lunedì 27 gennaio, la piantumazione di un albero denominato «L'Albero della Memoria» nel parchetto adiacente l’asilo nido, che nonostante la pioggia ha visto partecipi gli alunni della primaria e della secondaria, gli insegnanti e i dirigenti, oltre alla cittadinanza.

Il discorso della vice sindaco

«Oggi siamo qui per compiere un gesto semplice, ma ricco di significato: piantare un albero. Non un albero qualsiasi, ma un bagolaro, una pianta che, con la sua forza e resilienza, è perfetta per rappresentare la memoria e la speranza – ha affermato la vice sindaco Maria Giovanna Garavaglia - Il bagolaro è conosciuto per la sua capacità di adattarsi ai terreni più difficili, di crescere dove sembra impossibile, persino rompendo pietre con le sue radici robuste. È il simbolo perfetto per ricordare le vittime della Shoah, un momento della storia in cui la forza dell’umanità sembrava spezzata. Ma come il bagolaro, l’umanità ha radici profonde, capaci di superare il dolore e far germogliare speranza anche nei momenti più bui. Le sue foglie rappresentano il futuro, come voi ragazzi: le nuove generazioni che crescono, che hanno il compito di portare avanti la memoria e costruire un mondo migliore. I suoi rami, che si estenderanno verso il cielo, saranno un simbolo di dialogo, comprensione e tolleranza, valori che ci uniscono oggi e che ci guideranno domani», ha proseguito la vice sindaco nel suo discorso.

«Siamo qui, insieme, per piantare non solo un albero, ma un simbolo vivo di memoria, affinché le vite spezzate dalla Shoah non siano mai dimenticate, di resilienza, per ricordare che l’umanità può superare odio e intolleranza, di responsabilità, per non voltarci mai dall’altra parte davanti alle ingiustizie – ha sottolineato Maria Giovanna Garavaglia - Ogni volta che passeremo accanto a questo bagolaro, fermiamoci, guardiamolo, ascoltiamo il suo silenzio eloquente. Sarà lì a ricordarci che la memoria non è un atto del passato, ma un impegno quotidiano verso il futuro. Come disse Primo Levi “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare.” Concludo con un invito: facciamo in modo che questo albero diventi un luogo di incontro e di riflessione per tutti, un punto fermo che ci unisca nella memoria e nella costruzione di un mondo di pace, giustizia e umanità».

Ossona Giornata della memoria 2
Foto 1 di 3
Ossona Giornata della memoria 3
Foto 2 di 3
Ossona Giornata della memoria 4
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Albero della memoria a Ossona

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