Parco degli Alpini: le indagini continuano
L'area cani è stata spostata in via Nuvolari accanto al fontanile.
Parco degli Alpini di viale dei Platani ad Arese: le indagini continuano
Parco degli Alpini: le indagini continuano
L'estate scorsa era stato rinvenuto del materiale sospetto nel Parco degli Alpini. L'Amministrazione comunale aveva tempestivamente isolato e messo in sicurezza l'area per evitarne l'accesso a tutela dell'igiene e della salute pubblica.
L'area di viale dei Platani tra il 1979 e il 1986 era stata oggetto di un'opera di bonifica ambientale perché sorgeva la cava Molino.
Dalle prime verifiche avviate dopo il rinvenimento, si era convenuto che il materiale, che si presenta vischioso, maleodorante e di colore scuro, è da ritenersi correlato a quello sversato a partire dagli anni 60 nella cava e che ora sta tornando in superficie.
Cosa sta facendo il Comune?
Il primo step è stata l'approvazione del Piano di caratterizzazione, che è un insieme di azioni volte a ricostruire i fenomeni di contaminazione e ottenere informazioni per definire le attività necessarie per la bonifica e la messa in sicurezza del sito.
Sono previste 4 fasi di indagini (magnetometrica, geoelettrica, soil-gas, diretta coi carotaggi) e, dopo ogni indagine, è prevista l'analisi del materiale.
Le parole del sindaco
"Purtroppo i tempi non saranno brevi perché in estate questo materiale è più liquefatto e quindi si inizierà a settembre. Entro la fine dell'anno avremo a disposizione gli esiti più approfonditi del materiale e una prima valutazione, dopodiché ci sarà la stesura del progetto di bonifica (indicativamente entro maggio 2024) e l'avvio – dopo l'estate 2024 – degli interventi per il ripristino dell'area. Siamo dispiaciuti per i tempi lunghi, ma la salute pubblica viene prima di tutto e in queste attività sono fondamentali cautela e rispetto delle regole, perché tutto avvenga in sicurezza per gli operatori direttamente interessati e per i cittadini".
Al momento, non ci sono particolari problemi per i cittadini, perché l'area è stata chiusa proprio per evitare di entrare in contatto o inalare il materiale. In secondo luogo, non è una sostanza che va in profondità (infatti, è risalita in superficie), quindi non va a intaccare le falde acquifere.
Gli operatori che si occupano del taglio dell'erba, necessario per evitare altre criticità, tipo presenza di roditori o altro, sono attrezzati e addestrati a muoversi in sicurezza.
Per garantire uno spazio per sgambare agli amici a 4 zampe, l'area cani è stata spostata in via Nuvolari accanto al fontanile.