Ozzero: ordinanza per liberare l’area ex Vivo
Il sindaco ha firmato l’atto. L’abbandono rifiuti in quella zona è insostenibile
La questione ex centro commerciale Vivo, di Ozzero, approda sul tavolo del sindaco Pietro Invernizzi. Una situazione che si protrae da anni senza una via d’uscita concerta.
Una situazione che si protrae da anni
Negli ultimi mesi la Polizia Locale ha più volte rilevato e segnalato lo stato di degrado in cui di fatto versa l’area dell’ex centro commerciale Vivo, situato a lato della ss494, ed i parcheggi limitrofi, luoghi di sempre più frequente abbandono incontrollato di rifiuti a cielo aperto fino a coinvolgere anche i capannoni interni di fatto accessibili a chiunque, anche a veicoli a motore, in quanto assolutamente privi di recinzione ed anche di tamponamento laterale, creando così una situazione di grave degrado ed inquinamento ambientale nonché pregiudizio e pericolo per l’intera collettività.
Continua il monitoraggio
Grazie al frequente monitoraggio da parte della Polizia Locale sono stati recentemente individuati più soggetti responsabili dell’abbandono di rifiuti nell’area, nonostante i controlli e l’individuazione di alcuni responsabili, a causa della conformazione completamente permeabile nonché l’estensione rilevante dell’area, il fenomeno dell’abbandono risulta ancora reiterato con grave danno ambientale vista la presenza di una considerevole quantità di materiale tutt’ora indefinito ma potenzialmente pericoloso per le persone e l’ambiente.
Nell’area recentemente l’Amministrazione, per disincentivare il fenomeno, ha posizionato anche delle barriere al fine di impedire in modo generalizzato a chiunque l’accesso.
«Più volte la proprietà è stata sollecita ad un intervento risolutivo della situazione, causa di degrado – ha sottolineato il primo cittadino – Ma la proprietà dell’area ha sempre manifestato disinteresse, ho deciso di firmare un’ordinanza che ordina alla proprietà la rimozione e smaltimento dei rifiuti abbandonati e alla messa in sicurezza dei fabbricati. So che sarà un’azione lunga e complicata, ma si è resa necessaria per la situazione ormai insostenibile. Per me e l’amministrazione diventa un nodo importante per garantire decoro urbano e sicurezza all’intera comunità».
L’ordinanza è stata firmata il 15 gennaio 2025, ora la proprietà ha 60 giorni per rispettare le richieste. La mancata ottemperanza alla presente ordinanza costituirà motivo di contravvenzione per cui verrà riferito alla competente Autorità Giudiziaria.