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Ordino inesploso riemerso dal Naviglio in secca

Giaceva sul fondo da oltre 70 anni

Ordino inesploso riemerso dal Naviglio in secca
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Un ordigno della Seconda Guerra mondiale inesploso .È quello che è comparso, oltre ai rifiuti più svariati, nel Naviglio in secca durante i lavori che normalmente si fanno nel periodo delle asciutte.

Rinvenuto sul fondo ad Abbiategrasso

Durante queste operazioni sono stati anche allestiti i primi cantieri per le opere in programma; sono stati effettuati diversi recuperi del pesce sia nei Navigli occidentali (nel Grande tra Abbiategrasso e Trezzano e nel Pavese a Milano) sia nella Martesana (tra Gorgonzola e Cernusco). Il personale consortile è stato supportato nelle attività dagli operatori di alcune ditte specializzate. Massima è l’attenzione riservata dal Consorzio alla salvaguardia della fauna ittica e veramente ragguardevole è stato il quantitativo di pesce sinora recuperato e reimmesso in corsi d’acqua e torrenti vicini ai punti di raccolta. Nel Martesana sono state attivate ben quattro squadre. I recuperi proseguiranno anche nei prossimi giorni.

«Durante la fase di pulizia del Naviglio i nostro operatori hanno rinvenuto un ordigno esplosivo, probabilmente delle Seconda Guerra mondiale, inesploso – ha spiegato Alessandro Folli presidente del presidente del Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi - Essendoci il fondale sabbioso, con la corrente del flusso idrico, questi oggetti vengono sommersi. Quest’anno con l’alternanza dell’acqua tra Villoresi e Naviglio per l’emergenza siccità che ha notevolmente influito sul ciclo, l’ordigno è riemerso dalla sabbia. L’ogiva è stata rinvenuta giovedì scorso ad Abbiategrasso, i dipendenti consortili in servizio nella Zona Pavia Ovest hanno tempestivamente segnalato all'attenzione dei Carabinieri quanto rinvenuto sul fondo del Naviglio Grande, subito rimosso».

Pulizia e lavori di manutenzione

Un riferimento poi è andato sui rifiuti abbandonati. «Ma oltre a questo insolito oggetto che giaceva da 70 anni sul fondo, i canali in asciutta restituiscono purtroppo alla vista rifiuti di ogni tipo, spesso ingombranti, gettati nell’alveo in grandi quantità - ha aggiunto - Quotidiano è l’impegno profuso dal personale per raccogliere quanto abbandonato nei canali a fronte di significative risorse impiegate».

Ora l’impegno si sposta anche sul fronte dei lavori. «Nel Naviglio Grande verrà completato il consolidamento della sponda sinistra tra Albairate e Gaggiano, un’opera dal valore di circa 6 milioni di euro, e verrà sistemato un ulteriore chilometro di sponda tra Robecchetto con Induno e Cassinetta di Lugagnano con un investimento di oltre 2 milioni di euro - ha affermato Folli - Dal momento che si dovrà intervenire con una completa ricostruzione di numerosi tratti spondali, andando ad agire sulla fondazione della muratura e quindi al di sotto del livello del fondo dei canali, è necessario per forza di cose il ricorso all’asciutta totale».

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