SAN VITTORE OLONA

"Non voglio il reddito di cittadinanza, mi hanno assunto ma non mi pagano"

Lo sfogo di Andrea Russo che lavora per la ditta che si occupa delle pulizie per il Comune

"Non voglio il reddito di cittadinanza, mi hanno assunto ma non mi pagano"
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"Non voglio il reddito cittadinanza, sono stato assunto ma non mi danno lo stipendio": lo sfogo di Andrea Russo di San Vittore Olona.

"Non voglio il reddito di cittadinanza, ma la società che mi ha assunto non mi paga"

"Percepisco il Reddito di cittadinanza ma voglio lavorare. Ed essere pagato. Ma questo non sta avvenendo perchè la ditta che mi ha assunto mi sta facendo praticamente lavorare gratis. E come faccio ora a pagare l'affitto, il gas e tutte le altre spese?".  E’ l’appello che arriva da Andrea Russo, 44enne di San Vittore. Alle spalle lavori diversi, tanti sacrifici. E’ un percettore del Reddito di cittadinanza: prima 780 euro, ora diminuiti perchè un lavoro lo ha trovato (il Rdc viene ricalcolato in base ai nuovi redditi). Ma ci sarebbero problemi, e non da poco: "Sto lavorando di fatto gratis e così non posso andare avanti" esordisce Russo. Che innanzitutto ci tiene a fare una premessa: "Sfatiamo il mito che chi prendere il Reddito di cittadinanza siano tutti sfaticati, gente che vuole rimanere tutto il giorno sul divano: il Rdc mi ha dato sostegno quando ne ho avuto bisogno, mi ha permesso di fare dei corsi e dovevo fare dei tirocini, ma io ho sempre voluto lavorare. Un’occupazione l’ho cercata in tutti i modi, non voglio vivere di Rdc".

 

Il racconto

Un’occupazione l’ho cercata in tutti i modi, non voglio vivere di Rdc". E qui inizia il suo racconto: "Avevo messo un annuncio per cercare lavoro su un famoso portale web e sono stato contattato da una società, la International logistic company, che lavora con l’appalto per le pulizie per il Comune di San Vittore - spiega Russo - Ne ero felice, era anche un lavoro che potevo fare vicinissimo a casa. Insomma, un lavoro a chilometro zero. Ho accettato subito perchè finalmente avevo un lavoro. Mi hanno fatto un contratto per le pulizie, contratto che è partito dal 29 agosto fino al 9 settembre e un contratto continuativo fino al 30 novembre (poi con altra società contratto di un solo giorno, il 26 settembre, per pulire le scuole medie dopo le elezioni). Ho chiesto quando ci sarebbe stato dato lo stipendio, la risposta? Il 27 del mese successivo. Ho scritto molte e-mail ma ogni volta mi dicevano che c'era un problema. Ho ricevuto la somma di 26 euro, che poi conguaglieranno quando usciranno le buste paghe. Quindi io, finora, ho preso solo 26 euro. Ma è possibile che le buste paghe non siano pronte?". Senza soldi, le difficoltà sono quotidiane: "Ho l’affitto di 450 euro al mese, grazie a Dio fino a oggi ho sempre pagato. Ma ora mi è arrivato il salasso con la bolletta della luce, pari a 1450 euro per i quali la mia parte è 178 euro; come faccio? Ogni mese devo spendere praticamente sempre 600 euro: ho da pagare l’assicurazione del cane, il telefono, il gas, ora è anche scaduta la Tari. Ma io ho zero euro per far fronte a queste spese. Per l’Inps io sto lavorando, ma lo stipendio non c’è".
Da qui la sua richiesta: "Qualcuno si dovrà muovere, anche il Comune - afferma il 44enne - Il Comune in tutta questa faccenda non c’entra nulla ma sa che c’è un loro cittadino che sta lavorando senza prendere soldi, tra l’altro pulendo le strutture comunali. Ripeto, il Comune non c’entra nulla: quando ho avuto bisogno sono sempre stati i primi a venirmi incontro. Ma ho bisogno di aiuto".

La replica della società

Interpellata sulla vicenda, la società ha replicato: "Siamo di fronte a un problema momentaneo che avrà la sua soluzione nel giro di pochi giorni. Non ci sottraiamo, e non l’abbiamo mai fatto, a quelli che sono i nostro doveri, non c’è da parte nostra nessuna volontà di sottrarsi a fare ciò che ci spetta".

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