elezioni europee

Moratti e Tajani lanciano la sfida per le europee

Presidente e segretario nazionale di Forza Italia hanno presentato obiettivi e formazione delle liste che correranno per il nuovo Parlamento dell’Ue

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Portare a casa il massimo risultato dalle urne, con una percentuale capace di superare la quota del 10%, allargando i consensi del Partito popolare europeo. Hanno scelto il palco dell'auditorium testori di Palazzo Lombardia sabato scorso Antonio Tajani e Letizia Moratti, rispettivamente segretario nazionale e presidente della consulta di Forza Italia, per lanciare la sfida in vista delle elezioni europee previste per i prossimi 8 e 9 giugno. Un'occasione servita a presentare obiettivi e formazione delle liste che correranno per la nuova composizione del nuovo Parlamento europeo.

L'intervista

La nuova Forza Italia

Il segnale inequivocabile che dalle parti dei forzisti ma non solo la campagna elettorale abbia ormai ingranato il turbo. Segnale lanciato proprio da Milano e in particolare dalla sede del palazzo regionale. Una scelta per nulla casuale, hanno sottolineato sia Tajani che Moratti,

"Anzi, un segno di attenzione alla nostra regione, alla nostra città, ma soprattutto un omaggio al nostro presidente Silvio Berlusconi che ha dato tanto al capoluogo meneghino, come imprenditore e politico. E lo stesso ha fatto per l'Europa e i rapporti internazionali".

Il segretario ha prima analizzato il perimetro politico europeo nel quale la stessa Forza Italia affonda le proprie radici e poi fissato l'obiettivo da raggiungere proprio in vista della prossima tornata elettorale.

"Come abbiamo sostenuto in occasione del Congresso nazionale, abbiamo deciso di aprire le nostre porte a tutti coloro che credono nei valori del Partito popolare europeo che noi abbiamo l'onore di rappresentare nel nostro Paese, vale a dire centralità della persona, libertà, sussidiarietà e europeismo convinto. Nell'ambito di questa strategia insistiamo sulla necessità di trovare persone, forze e organizzazioni affinché supportino la nostra strategia politica, lanciando così un segnale forte alle Istituzioni europee".

La strategia per le europee

Quanto alle ripercussioni del voto europeo sulla stabilità dell'attuale governo, Tajani ha spiegato di voler puntare sui voti di chi oggi si astiene e che la competizione si gioca su quell'arco politico che va da Giorgia Meloni e Elly Schlein e non tra i partiti di centrodestra  Il Ppe, ha poi fatto presente,

"avrà il presidente della Commissione e del parlamento europeo. Da qui, sulla scia di quanto indicato per le elezioni in Basilicata, lancio appello a tutte le liste civiche che si riconoscono nella nostra area, in un momento dove c'è bisogno di più Europa, in politica estera, di difesa. Lo dimostrano i fatti che stanno accadendo nel Mondo, come l'attentato a Mosca, la guerra in Ucraina e nella Striscia di Gaza e l'intricata situazione nel Mar Rosso". Per questo, ha aggiunto, "vogliamo raggiungere l'obiettivo del 10%, obiettivo minimo, sarebbe un regalo al nostro leader Silvio Berlusconi. Non si tratta di omaggio amarcord, perché Silvio non è stato il Re sole della politica italiana, non ha pensato che dopo di lui la sua creatura politica dovesse scomparire, ma ha invece avuto la grande capacità di prepara il terreno per una forza politica che avrà tale come protagonista nei prossimi 30 anni. Gli eredi siamo tutti quanti noi".

La candidatura di Moratti

In campo ci sarà anche Letizia Moratti che ha spiegato così i motivi della propria discesa in campo.

"Perché ho accettato? Ho riflettuto a lungo su questa candidatura. La mia posizione all'inizio era negativa. Poi l'invito del segretario Tajani è stato molto convincente, così come quello ricevuto dagli altri esponenti del partito, dal mondo delle imprese al Terzo settore. Ho quindi pensato che queste elezioni europee siano davvero fondamentali.  Ci giochiamo il futuro dell'Europa. Rafforzare il partito popolare significa sostenere la realtà politica che darà le carte nella prossima Commissione europea. Un partito che poggia sui pilastri che condivido e che coincidono con la centralità della persona, la libertà, la sussidiarietà, la solidarietà, la democrazia, il pluralismo e lo Stato di diritto".

E' necessario, ha rimarcato Moratti, "lavorare seriamente per un'Europa più forte, con una difesa comune e un commissario per questa delicata partita". Per un'Europa in grado di competere con le grandi potenze, più giusta, dove siano presenti un fisco meno oppressivo, una burocrazia più snella e condizioni migliori per i lavoratori, senza tralasciare la necessità di mettere in campo un Green deal ragionevole ed equilibrato. Ce la metterò tutta per centrare gli obiettivi".

La stessa Moratti domenica 21 aprile, al Teatro Manzoni di Milano, inaugurerà ufficialmente la propria corsa verso Strasburgo.

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