Teatro Galleria

Modelle per una sera: pazienti oncologiche dalla terapia alla passerella

A Legnano una sfilata d'eccezione perché la bellezza vinca sulla malattia.

Modelle per una sera: pazienti oncologiche dalla terapia alla passerella
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Una sfilata in cui le protagoniste non erano semplici modelle, ma pazienti malate di tumore al seno degli ospedali di Legnano e Cuggiono che per una sera sono diventate modelle.

Modelle speciali: sono le pazienti malate di tumore al seno degli ospedali di Legnano e Cuggiono

"Modelle per una sera" era infatti il titolo dell’iniziativa messa in campo al Teatro Galleria di Legnano dall’Associazione Il Sole nel cuore, realtà molto attiva all’interno dell’Asst Ovest Milanese. Il sottotitolo della serata era "Belle ovunque e comunque", cioè belle anche senza capelli e nonostante gli effetti fisici della chemioterapia. Una serata e un’iniziativa che hanno riempito gli oltre mille posti del Teatro Galleria, con il pubblico presente e attivo nel dare il ritmo alla sfilata con il battito di mani che spesso diventava applauso o anche boato di sorpresa.

"In passerella anche persone sane per dimostrare che non c'è nessuna differenza"

Il Sole nel cuore negli anni del Covid si è spesa nell’aiuto a medici e infermieri dell’Asst, dalla consegna di pasti per sanitari e degenti all’organizzazione di iniziative che miravano a dare una mano concreta dentro i quattro ospedali e creare l’ambiente più confortevole possibile. Abbiamo incontrato la presidente Valeria Vanossi poco prima dell’inizio dello spettacolo: "Questa sera abbiamo voluto dedicarla alle donne colpite da tumore al seno proprio per dimostrare alla gente che oggi si può convivere anche con un tumore, portandosi anche la gioia e la felicità di combattere per arrivare a un obiettivo che è la guarigione". Come spiega Vanossi, al giorno d'oggi il 93% delle donne guarisce dal tumore al seno. "Loro sono molto euforiche, ci saranno venti signore e in più noi abbiamo inserito fra le modelle anche delle persone che non sono state colpite dal tumore, perché la prima cosa che ci capita è proprio quello che si vede la differenza, fra un malato e un sano". Differenza che però sul palco, questo era l’intento, non si notava per niente. "Vuoi perché non si hanno i capelli, vuoi perché sei più pallida, vuoi perché vedi che non stai bene: allora abbiamo voluto inserire delle persone che non sono state colpite da un tumore per vedere che non c'è nessuna diversità". L'obiettivo della serata era proprio quello di trasmettere al pubblico il concetto che se una persona viene colpita da questo male bisogna saper combattere e trovare anche il medico giusto.

L'aiuto prezioso di Antonella Ferzi, medico oncologo che per loro è anche sorella e confidente

"Queste donne hanno trovato un medico oncologo speciale che è la dottoressa Antonella Ferzi che per loro è anche una sorella e una confidente. Dunque loro si sentono molto supportate da questo medico" commenta Vanossi.

 

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