Gessetto al chiodo

Meritata pensione per il prof Marco Quinto

Il docente dopo 34 anni dietro la cattedra di musica alla scuola media di Boffalora ha raggiunto la pensione

Meritata pensione per il prof Marco Quinto
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«Sono stati degli anni di insegnamento bellissimi» esordisce così il professore di musica Marco Quinto parlando della sua esperienza alle scuole medie Indro Montanelli di Boffalora sopra Ticino, da cui si è congedato la scorsa settimana dopo ben 34 anni di servizio.

Meritata pensione per il prof Marco Quinto

Un meritato pensionamento che è stato festeggiato mercoledì scorso con un piccolo concerto nell’atrio della scuola, totalmente organizzato dai ragazzi dell’istituto.

«Non se lo aspettava nessuno – ammette il professore – e non mi aspettavo io un così tanto affetto da parte di tutti. Spero solo di aver lasciato un buon ricordo, o perlomeno qualcosa di utile per i ragazzi». Un momento di «grande commozione, per docenti, alunni e personale Ata», ha sottolineato la coordinatrice di sede, professoressa Rosy D’Anna.

Tante in questi giorni le emozioni e tanti i ricordi di tutti coloro che hanno avuto Quinto come insegnante o come compagno di lavoro come la professoressa Beatrice Uboldi, altra storica figura delle medie di Boffalora:

«È stato mio collega per oltre trent'anni, oltre che un caro amico, a volte anche un confidente. Una grande sensibilità, spesso nascosta da un'aria a volte da duro ma simpatico. Un'istituzione per la scuola di Boffalora».

I ricordi del docente

Attestati di stima che il professor Quinto non ha potuto che ricambiare, evidenziando l’ottimo rapporto che in questi anni ha sempre avuto

«con tutti i ragazzi e con i colleghi. Poi la risposta degli studenti alle mie provocazioni musicali è sempre stata positiva; hanno imparato in molti a suonare qualche strumento e la partecipazione è sempre stata molto attiva. Ma soprattutto la cosa più bella che posso ricordare è il fatto di essermi divertito anch’io facendo questo lavoro con loro. Quella di Boffalora è una scuola fantastica sempre con insegnanti molto abili, preparati ed empatici con i ragazzi. È un gruppo che è sempre rimasto molto coeso per tanti anni, poi piano piano se ne sono andati tutti quelli storici e io ero uno degli ultimi. I nuovi arrivati però sono ottimamente inseriti».

Ma è su un concetto in particolare che il professore si sofferma raccontando del legame che un insegnante instaura con gli alunni, quello della sensibilità:

«Se non applichi il canale dell’emotività con i ragazzi diventa difficilissimo fare un mestiere come questo; perché è da li si che parte per arrivare ai contenuti, ma anche per coinvolgerli e farli sentire importanti. Non sono solo degli studenti, ma dei piccoli uomini e delle piccole donne che devono crescere».

E lo sa bene il professor Quinto, che in oltre tre decenni ha visto passare per le sue classi generazioni di boffaloresi, «migliaia di ragazzi, persone che oggi sono adulte e di cui ho avuto di alcuni i figli e di altri i nipoti, anche il sindaco stesso», che infatti non ha mancato di ricordare il suo insegnante nel giorno del pensionamento.

«Ho avuto la fortuna di conoscerlo come studente e di ritrovarlo poi come assessore, successivamente come sindaco e in questi ultimi anni anche come professore di mio figlio», ha spiegato Sabina Doniselli. «Il mio caloroso ringraziamento al prof Quinto per i suoi 34 anni alle medie di Boffalora, dove ha contribuito alla crescita dell’istituto ed è stato un punto di riferimento per la scuola e per tanti ragazzi, aperto ad ogni forma di dialogo. Prof Quinto – conclude – si goda questo nuovo capitolo della sua vita».

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