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Menù vegetale nelle scuole cittadine

Gli alunni e il personale docente hanno aderito alla proposta fatta dai soci della Lav in occasione della Giornata della Terra

Menù vegetale nelle scuole cittadine
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Un’iniziativa per il sostegno dell’ambiente della Lega Antivivisezione. In occasione della Giornata della Terra, anche il Comune di Arese ha aderito all’iniziativa promossa dalla LAV, proponendo un menù completamente vegetale nelle scuole cittadine.

Risparmiati 37 kg di anidride carbonica e 174 litri d’acqua

Questa scelta ha portato a risultati concreti e significativi: sono stati risparmiati 37 kg di anidride carbonica e 174 litri d’acqua, semplicemente sostituendo per un giorno i prodotti di origine animale. «Visto il successo dell’iniziativa, invitiamo l’Amministrazione comunale a valutare l’introduzione stabile di un menù vegetale fisso, una volta alla settimana, sia nei periodi invernali che estivi, all’interno della refezione scolastica.

Una scelta con molteplici benefici, sia per la salute che per l’ambiente

«Si tratta infatti di una scelta con molteplici benefici, sia per la salute che per l’ambiente», hanno commentato i membri dell’associazione.

«Dal punto di vista nutrizionale, l’alimentazione vegetale è in grado di fornire tutti i nutrienti necessari al corretto sviluppo dei bambini e degli adolescenti, contribuendo al tempo stesso alla prevenzione di patologie importanti come il diabete, le malattie cardiovascolari e il cancro al colon-retto. Preoccupante, in particolare, è la crescente incidenza del diabete di tipo 2 tra i più giovani, un tempo considerato tipico dell’età adulta, oggi favorito anche dall’eccessivo consumo di grassi saturi presenti in carne, formaggi e salumi, come evidenziato anche dalla Fondazione Veronesi. Sul fronte ambientale, la produzione di carne e derivati è responsabile del 70% delle emissioni clima-alteranti imputabili al settore agricolo.

In Lombardia, inoltre, un quarto delle polveri sottili proviene dagli allevamenti intensivi di bovini e suini

In Lombardia, inoltre, un quarto delle polveri sottili (PM2.5) proviene dagli allevamenti intensivi di bovini e suini: le emissioni di ammoniaca prodotte si combinano con altri composti, generando componenti inquinanti che respiriamo ogni giorno. Scegliere di introdurre e promuovere un’alimentazione 100% vegetale non è soltanto una scelta alimentare, ma un atto di responsabilità e consapevolezza nei confronti degli animali, della salute pubblica e del futuro del pianeta».

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