DIFESA DELL'AMBIENTE

Masterplan Malpensa, il Parco del Ticino abbandona il tavolo

Proseguono i colpi di scena nella partita sulla difesa del territorio che Castano, insieme ai Comuni limitrofi, sta disputando in previsione dell’allargamento dell’area Cargo dell’aeroporto di Malpensa.

Masterplan Malpensa, il Parco del Ticino abbandona il tavolo
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Masterplan Malpensa, il Parco del Ticino abbandona il tavolo del Pirellone. Si complica la strada per la difesa del territorio da parte dei Comuni del Castanese. C’è l’ira di Pignatiello: «Grave leggere sui giornali che la riunione non è andata a buon fine. Fondamentale nostro coinvolgimento».

Nuovi colpi di scena nella partita Masterplan

Proseguono i colpi di scena nella partita sulla difesa del territorio che Castano, insieme ai Comuni limitrofi, sta disputando in previsione dell’allargamento dell’area Cargo dell’aeroporto di Malpensa. In settimana, infatti, il sindaco Giuseppe Pignatiello è tornato a parlarne. Lo ha fatto dopo che il Parco del Ticino, invitato in Regione Lombardia per difendere i propri interessi di fronte a ipotetici scenari che penalizzerebbero il territorio nei suoi spazi rurali, con la prospettiva di una Brughiera che ne uscirebbe penalizzata, ma anche urbani, visto che  è previsto un aumento dei voli notturni con conseguenze inevitabili sul pianto dell’acustica. Era presente a questo incontro Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, la quale avrebbe scartato la proposta di ampliamento dell’area Cargo all’interno dell’attuale sedime aeroportuale. Proposta che aveva avanzato il parco stesso ma che non è stata accolta.

L'ira di Pignatiello: "Un grande rammarico, d'ora in poi serve maggiore coinvolgimento"

«Il grande rammarico, oltre al fatto che il Parco del Ticino, secondo quanto apprendiamo - purtroppo - soltanto dai giornali, è che i nostri Comuni non siano stati più contattati da Regione Lombardia. Secondo le notizie che trapelano, il Parco avrebbe abbandonato il tavolo». Tutto ciò, spiega, «è preludio di un parere positivo rispetto all’intero piano che si prospetta per l’ampliamento di Malpensa, un volano importante in termini di lavoro e immagine ma che non deve diventare un problema per i cittadini».
Proprio i cittadini, continua Pignatiello, «pagheranno il prezzo delle decisioni di chi non si cura dei loro bisogni. Se le voci venissero confermate, saremmo di fronte a una brutta pagina della politica».

L'eco del sindaco Braga

A fare eco alle parole del primo cittadino castanese è stato l’omologo di Robecchetto con Induno, Giorgio Braga:

«Confermo le voci relative all’abbandono del tavolo da parte del Parco del Ticino nel corso dell’ultimo confronto sul tema del Masterplan. Stiamo parlando comunque di un incontro al quale non eravamo presenti in quanto non invitati».

Sempre Braga ha promesso impegno per mitigare gli effetti dell’opera a tutela del territorio:

«Non è nostra intenzione - mi riferisco agli altri Comuni del Castanese che condividono con noi la medesima battaglia - mollare. Anzi: bisogna partire dal presupposto che a riunioni di questo genere vengano invitati tutti gli Enti interessati da potenziali disagi legati al piano di espansione dell’aeroporto».

"Sea metta in campo posti di lavoro"

Lo stesso ha auspicato che vengano realizzate politiche attive per inserire giovani ma non solo nel mondo del lavoro: «Oltre a ragionare su uno sviluppo che sia compatibile col territorio, serve dare posti di lavoro seri, non posti che poi di vera occupazione hanno poco. Sono frequenti le storie di persone mal pagate alle quali non  viene nemmeno rinnovato il contratto». Per questo, ha auspicato, «credo che Sea debba ragionare, in quanto il suo grosso azionista è il Comune di Milano (quindi una Pubblica amministrazione), attorno a una visione a lungo termine e non a un tornaconto di breve. Speriamo che il futuro di Malpensa possa assicurare posti di lavoro per i giovani del territorio ma non solo».

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